Intestazione mutuo a persona differente dal proprietario, un approfondimento

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Tante volte ci si fanno domande su determinate operazioni bancarie, come ad esempio se possa essere davvero possibile l’intestazione di un mutuo a una persona che è diversa rispetto al proprietario dell’abitazione. In realtà, come si può facilmente intuire, si tratta di una situazione molto più diffusa e frequente di quanto si potrebbe pensare, a maggior ragione nell’ambito delle famiglie. L’esempio più classico a cui fare riferimento è quello relativo ai genitori che prendono la decisione di intestarsi il mutuo che riguarda l’acquisto di un immobile da parte di uno dei figli.

Nella maggior parte dei casi, nel caso in cui l’intestatario dovesse avere una posizione reddituale particolarmente solida, le banche non si mettono certo di traverso di fronte a una simile opportunità. Ad ogni modo, è consigliabile prima di tutto individuare il mutuo più adatto alle proprie esigenze e poi, nel caso, intestarlo a qualcun altro che non sia il proprietario di casa.

La normativa attualmente in vigore in Italia, in realtà, è molto più semplice di quello che si potrebbe pensare. Infatti, non c’è alcun divieto legato all’individuazione di due soggetti differenti tra i ruoli di mutuatario e di proprietario di casa. Come detto, anzi, è una situazione che capita molto spesso in Italia, dal momento che nella maggior parte dei casi l’intestazione del mutuo che riguarda l’acquisto della prima casa per i figli avviene sulle spalle dei genitori, a maggior ragione quando i figli non hanno ancora raggiunto una sufficiente autonomia dal punto di vista finanziario.

Sono varie, in ogni caso, le situazioni a cui facciamo riferimento. Ad esempio, potremmo essere nella situazione di un mutuo che viene intestato a un soggetto differente rispetto al proprietario principale, oppure il mutuo viene intestato a una persona differente, ma che in ogni caso conserva una quota di proprietà dell’immobile oggetto dell’operazione. Altrimenti, c’è la situazione del mutuo cointestato, in cui c’è solamente un soggetto che si occupa, nella pratica, di pagare il mutuo.

Come si può facilmente intuire, ogni accordo relativo all’utilizzo della casa dovrà poi avvenire tra le parti in maniera del tutto autonoma. Giusto per fare un esempio, chi è effettivamente proprietario di casa potrebbe scegliere di garantire il possesso dell’immobile alla persona che si è intestata il mutuo, dopo aver sottoscritto apposito contratto di comodato d’uso. Insomma, nella normativa italiana non sono presenti vincoli o divieti in merito a una simile opportunità, che peraltro è diffusa da diversi decenni.