Mutui, Piano Famiglie: 1 sospensione su 2 al Nord

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Ci siamo occupati tanto spesso di Piano Famiglie, la misura messa in campo dall’ABI per aiutare le famiglie in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo, e –negli ultimi tempi– di Fondo di Solidarietà, delineando per entrambi le caratteristiche che devono avere i richiedenti e qualche “lato oscuro” che è sempre meglio aver più chiaro quando ci si mette a maneggiare dei soldi, più che mai quando questi sono a debito. Ce ne siamo occupati tanto spesso, dicevamo, da non tenere in considerazione la distribuzione geografica delle richieste di sospensione del mutuo, che pure sarebbe stata un buon indicatore e delle richieste di finanziamento e delle difficoltà nell’onorare il pagamento dello stesso. Rimediamo ora, ora che i dati sono disponibili anche in forma disaggregata.

Orbene: secondo i dati diffusi dall’ABI, hanno fatto ricorso al Piano Famiglie nei primi otto mesi di sua esistenza ben 28.615 famiglie, anzi contratti di mutuo; il debito residuo sospeso, ma che è bene chiarire prima o poi si dovrà andare a pagare (generalmente le banche “accodano” il tutto alla fine del piano di rimborso) è pari a 3,7 miliardi di euro. Il tutto, nei soli primi otto mesi di vita del progetto di sostegno. Se guardiamo alle cause della richiesta di sospensione, già lo sappiamo, la top ten è guidata dalla perdita della posizione di lavoro, generalmente dipendente. Se invece spostiamo il focus sulla disposizione geografica, scopriamo che il maggior numero di domande ammesse alla sospensione riguarda il Nord del Paese (con il 53%); seguono il Centro al 26,1% e Sud e Isole con il 20,9.

Il dato, in sé, non è molto indicativo del ricorso al Piano Famiglie: se è vero che uno su cinque dei mutui sospesi sono al Sud e sulle Isole, mentre ben 1 su 2 si trovano al Nord, è vero anche che c’è una regione, la Lombardia, che da sola “attiva” mutui per importi superiori a quelli di tutte le altre regioni d’Italia sommate. Restiamo dunque in attesa di conoscere quanto incidono queste 14mila sospensioni sul totale dei finanziamenti accesi, e lo stesso dicasi per i dati di Centro (comunque secondo nelle richieste, dato che Roma è preceduta solo da Milano) e Sud.