Mutui e propensione al risparmio, allarme rosso

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Ultimamente ma non solo, già da un po’ di anni ad onor del vero, la condizione finanziaria delle famiglie italiane è caratterizzata da un’elevata propensione al risparmio, ma anche da una bassa quota di debiti sul reddito disponibile; questo in confronto con la media delle famiglie europee. Ma anche da questo punto di vista in Italia sembra che si sia arrivati alla resa dei conti, e forse ad una sorta di punto di non ritorno. Sono sempre di più le famiglie che negli ultimi tre anni, a causa degli effetti nefasti della crisi finanziaria ed economica, stanno spendendo più di quanto guadagnano. Ma dove trovano i soldi? Ebbene, c’è chi si indebita, c’è chi sta a poco a poco erodendo i risparmi, magari proprio quelli sudati di una vita.

Secondo quanto riportato dal portale di annunci immobiliari online Idealista.it, riprendendo un Rapporto a cura di Nomisma sui mutui, dal punto di vista sopra indicato anche in Italia sta purtroppo mutando, in peggio, la figura del consumatore medio italiano. I mutuatari e, in generale, le famiglie che fanno fronte a spese per finanziare progetti di lungo periodo, qual può essere un mutuo casa, oppure un prestito per l’acquisto di un’auto, o per rinnovare gli arredi, non riescono più come in passato a risparmiare.

In particolare, l’anno in corso, il 2011 è il quarto consecutivo in corrispondenza del quale per le famiglie italiane si registrerà in media una contrazione del loro potere d’acquisto. E per quel che riguarda i mutui, e quindi l’accesso al credito, c’è da guardare con attenzione, per i prossimi mesi, a tassi di interesse che rischiano di porre un serio ostacolo al mercato dei mutui. La tendenza, non la si scopre di certo oggi, è quella per cui le nuove stipule di mutui saranno più care in termini di spesa per interessi da pagare. Questo perché l’euribor e l’irs stanno continuando a salire scontando sia le future mosse della Bce, sia i fattori di rischio presenti attualmente nell’Eurozona a causa della speculazione sui debiti sovrani.