Stipulare un mutuo ipotecario, magari per la prima casa, con importo erogato, condizioni, tasso di interesse ed importo della rata in linea con le proprie esigenze è molto importante, ma è altrettanto importante associare spesso al finanziamento immobiliare anche delle coperture assicurative specie se il mutuatario non è un lavoratore a reddito fisso, e comunque a protezione dei rischi e degli imprevisti negativi di natura temporanea o definitiva legati sia all’attività lavorativa, sia alla persona nella vita di tutti i giorni. Ebbene, con Banca Antonveneta, Istituto di credito controllato dal Gruppo Monte dei Paschi di Siena, c’è la possibilità di poter associare in via opzionale alla stipula di un finanziamento immobiliare anche “AXA MPS Mutuo Sicuro Plus“, una copertura assicurativa in grado di offrire ampie protezioni per quel che riguarda in particolare il rischio di una variazione della capacità economica del mutuatario che possa comportare l’insolvenza, ovverosia il mancato pagamento delle rate del mutuo in via temporanea o definitiva.
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Mutui: cresce l’incidenza, non le sofferenze
L’analisi del segmento dei mutui continua a fornire indicazioni positive rispetto allo stato dell’economia in un’Italia che, pur febbricitante, sta dimostrando di poter sopravvivere alla crisi economica mondiale anche meglio di tanti altri soggetti. Merito, indubbiamente, delle famiglie e della loro attitudine al risparmio piuttosto che all’indebitamento, dal momento che l’altro soggetto coinvolto, lo Stato, si dibatte invece in una crisi istituzionale che ne paralizza le decisioni (anche se il frangente particolarmente delicato suggerirebbe il comportamento opposto; ma questa è un’altra storia…). Quando la famiglia italiana media si indebita, emerge dalle analisi economiche, lo fa principalmente in un’ottica di investimento per il futuro piuttosto che per mantenere un tenore di vita superiore alle proprie possibilità.
I Mutui del Banco di Brescia
Sia per l’acquisto, sia per la ristrutturazione della casa, il Banco di Brescia, Istituto di credito controllato dal Gruppo bancario UBI Banca, propone alla propria clientela un ampio ventaglio di soluzioni di finanziamento immobiliare adatti ad ogni esigenza. Sei, in particolare, sono attualmente le tipologie di mutuo stipulabili con il Banco di Brescia: dal classico mutuo a tasso fisso, che protegge nel tempo da eventuali rialzi dei tassi di mercato, a quello a tasso variabile che permette di poter sfruttare le eventuali riduzioni del costo del denaro sul mercato, e passando per formule di mutuo più innovative e flessibili come il “Mutuo Prefix“, uno degli ultimi mutui pensati ed ideati da UBI Banca; ma c’è anche il “Mutuo Sempre Light“, il “Mutuo Formula Open” ed il “Mutuo Replay”.
Mutui USA, Obama al bivio: Freddie Mac e Fannie Mae da aiutare o privatizzare?
C’è un grosso dubbio che attanaglia il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e la sua amministrazione: aiutare o privatizzare? Perché è su questa dicotomia, ben più che sul rilancio dei colloqui di pace israelo-palestinesi (il classico espediente della politica: spostare l’attenzione da un problema ad un altro sperando che l’opinione pubblica si dimentichi, grazie al successo nella seconda missione, della polvere messa sotto lo zerbino nel primo caso), che si gioca il futuro del leader democratico, mai così debole come negli ultimi mesi sul “fronte interno”. Il sistema americano è molto semplice da interpretare: c’è un partito democratico dall’orientamento più “socialista”, per dirla all’europea, e uno repubblicano più “popolare”, sempre per utilizzare uno schema a noi vicino.
I mutui italiani a tasso fisso sono tra più cari d’Europa
E ti pareva. Scusate ma l’esternazione é stata spontanea. Tasse che sfiorano il 50%, debito pubblico che sale alle stelle, lavoro che manca e spettro della crisi le cui ombre ancora ci perseguitano. Come se non bastasse i giovani (e meno giovani) italiani che finalmente decidono di coronare il sogno di acquistare una casa e optano per il tasso fisso per una maggiore sicurezza, pagano interessi più altri rispetto agli altri cittadini europei. Il triste dato arriva direttamente dall’Abi, l’Associazione bancaria italiana che, in base agli ultimi calcoli sulle base di statistiche armonizzate del sistema europeo di banche centrali e relative ai tassi applicati a maggio 2010, rileva che il tasso fisso applicato sui mutui in Italia si attesta intorno al 4,61%, più caro di 60 punti base rispetto alla media dei tassi applicati dalle banche dell’area euro, in percentuali il 13% in più.
Mutui e sofferenze: dopo il Piano Famiglia, il Fondo di Solidarietà
Se fossimo qui, tutte le volte, solo per lamentare che c’è qualcosa che non funziona nel “sistema”, che le banche hanno sempre un vantaggio e che per il risparmiatore non c’è grande tutela, oltre a fare opera di cattiva informazione finiremmo anche per costruirci un pubblico di lettori sospettosi e lamentosi: non certo un bene, per nessuno. È per questo che ci fa immenso piacere parlare oggi di una misura molto importante entrata in vigore nei giorni scorsi, benché dopo un iter interminabile, e atta ad alleviare le difficoltà delle famiglie in crisi con il pagamento delle rate del mutuo. È vero che esiste già il Piano Famiglie, ma se ci seguirete nella descrizione del nuovo Fondo di Solidarietà capirete che le due misure possono essere considerate complementari.
Mutui: Rigore e Trasparenza parole d’ordine della Riforma USA
Quando il saggio indica la Luna per fare in modo che tutti possano vederla, lo stolto guarda il dito. Prendiamo a prestito questo detto cinese, ben consapevoli di averlo lungamente parafrasato, per parlare dello stato dell’informazione in Italia. Scandagliando le notizie più recenti sui principali aggregatori, trovammo un giorno la levata di scudi (che vi riferimmo) contro la riforma del settore dei mutui voluta dal presidente degli USA, Barack Obama: si prendeva spunto dall’obbligo di fornire le proprie impronte digitali imposto a tutti i venditori dei mutui, per cercare di ridicolizzare la portata dell’impegno a stelle e strisce nel contrasto ai “furbetti”, per intenderci gli stessi che da tre anni, dopo aver giocato con i mutui subprime ed aver visto crollare il castello, chiedono l’elemosina allo Stato mentre i risparmiatori pagano le conseguenze della crisi che si è generata.
Mutui: Creacasa (Credem) si allea con Frimm, le banche si fidano più del risparmiatore che dello Stato
Notizia dal mercato immobiliare che può interessare la clientela, ci rendiamo conto, soltanto per riflesso. Eppure crediamo anche sia bene sapere se si vuole provare ad interpretare e capire il funzionamento della macchina dei finanziamenti finalizzati all’acquisto di dimore di proprietà. Creacasa, una delle numerose società appartenenti alla galassia del gruppo Credito Emiliano (Credem) specializzata nella distribuzione dei mutui, si è alleata in questi giorni con Frimm Mutui e Prestiti. L’accordo sottoscritto, nonostante sia recente, può già essere considerato un passo decisivo verso la possibilità per la società emiliana di distribuire i propri mutui tramite i 400 operatori di Frimm. L’intesa è stata fortemente sponsorizzata dal direttore commerciale di Creacasa, Giandomenico Carullo, al punto che si è riusciti a costruire un buon protocollo per la soddisfazione di entrambe le parti.
Mutui: normativa Fed, perché non applicarla anche in Italia?
Quello dei mutui in Italia è un comparto dove c’è bisogno sia di più chiarezza, sia di una maggiore trasparenza. A farlo presente è la Federconsumatori che guarda in particolare con interesse agli Stati Uniti, dove la Federal Reserve, la Banca centrale americana, ha posto in materia di sottoscrizione dei mutui delle condizioni che si spingono nella direzione di una maggiore tutela, trasparenza, correttezza e chiarezza a favore delle famiglie consumatrici. In particolare, con la normativa Fed viene introdotto l’obbligo in sede di preventivo e di stipula di un mutuo di portare all’attenzione del contraente opportune situazioni caratterizzate da “scenari peggiori”, ovverosia per semplificare a casi in cui le rate dovessero iniziare ad aumentare, anche in maniera considerevole, di importo. Inoltre, negli Stati Uniti la Fed spinge anche nella direzione della stipula di mutui che includano l’esatto costo, andando quindi ad inserire tutte le voci riguardanti anche le spese accessorie, e che portino alla comunicazioni dei costi inerenti la rata mensile da pagare, sui mutui a tasso variabile, per un periodo pari a ben cinque anni.
Mutui: aumenta l’indebitamento delle famiglie
In Italia l’indebitamento medio delle famiglie, tra prestiti, credito al consumo e mutui per comprare la casa, è in aumento. A rilevarlo è stato l’Ufficio Studi della Cgia di Mestre che, nello specifico, ha calcolato come alla fine dello scorso anno l’indebitamento medio, attestatosi a 15.930 euro, sia cresciuto in termini assoluti di 863 euro. In particolare, il maggior livello di indebitamento riguarda le famiglie del Centro-Nord con Roma che a livello provinciale svetta con a ruota la Provincia di Lodi, Milano, Trento, Prato e Como; ma dal 2002 al 2009 la crescita dell’indebitamento medio vede nelle prime posizioni anche molte Province del Sud a conferma del fatto che la crisi finanziaria ed economica ha generato effetti negativi sull’indebitamento delle famiglie italiane, a partire da quelle monoreddito con più figli. Non a caso, dall’introduzione dell’euro e fino al 31 dicembre del 2009 l’indebitamento medio è cresciuto più di tutti nella Provincia di Caserta con a seguire Chieti, Taranto, Napoli e Piacenza.
Mutui USA: Freddie Mac chiede aiuto alla Fed, servono 6 miliardi
Mentre in America si dibatte sull’opportunità di giocarsi “il carico” di briscola, quell’asso nella manica che consentirebbe alla Federal Reserve di ridurre le rate dei mutui ipotecari contratti dai risparmiatori a stelle e strisce (un affare da 10mila miliardi di euro) ingrossando i portafogli di ciascuno di essi e rilanciando così i consumi, l’onda lunga della recessione – e prima ancora dell’insolvenza sui mutui a maggior rischio – non sembra aver concluso spettacolarmente sulla spiaggia che attende il suo frangersi il proprio percorso distruttivo. O almeno questo è quanto sembra indicare l’ennesima richiesta d’aiuto lanciata dal gigante dei mutui Usa, Freddie Mac.
Mutui, gli USA hanno la soluzione: rate più basse per tutti
Superata, come ormai tutti sono concordi nell’asserire, la fase più virulenta della crisi economica, resta ora da capire come le nazioni-guida abbiano intenzione di rilanciare, sul tavolo verde di quella scommessa che si chiama ripresa. Come al tavolo del casinò c’è chi sceglie di puntare sul nero, piuttosto che sul rosso, perché “si vince più spesso” (benché resti da definire quanto conti la scaramanzia e quanto il calcolo probabilistico, in un gioco come questo), anche nella grande roulette dell’economia esistono alcune leggi cui la platea dei consumatori ha dimostrato di non saper fuggire. Una di queste recita che “a maggiore disponibilità corrisponde una più alta predisposizione al consumo”, ed è proprio su questo assunto che intende basarsi la Federal Reserve americana per pilotare il rilancio dell’economia a stelle e strisce.
Assicurazione mutuo: polizza Bnl Serenity
Per chi stipula un mutuo con la Bnl, Banca appartenente al Gruppo bancario BNP Paribas, c’è la possibilità di sottoscrivere “Bnl Serenity“, una copertura assicurativa che, innanzitutto, dà tranquillità per quel che riguarda il rimborso di mutui di nuova erogazione, oppure per finanziamenti immobiliari che sono già in essere, nel caso in cui a scapito del mutuatario si verifichino eventi e/o imprevisti negativi di natura temporanea o definitiva che compromettano la capacità di poter onorare puntualmente le rate o di rimborsare l’intero debito residuo. “Bnl Serenity” è una copertura assicurativa che la Bnl – Banca Nazionale del Lavoro ha ideato e lanciato sul mercato con la collaborazione di Cardif Assurances Risques Divers S.A. e di Cardif Assicurazioni S.p.A. per offrire ampie coperture non solo agli intestatari del finanziamento immobiliare Bnl, ma anche ai garanti ed ai cointestatari.
Mutui agevolati PMI Lombardia: proroga moratoria
Nella Regione Lombardia i mutui, i finanziamenti, ma anche i contratti di leasing stipulati dalle piccole e medie imprese con le agevolazioni regionali in conto capitale o in conto interessi potranno continuare ad essere sospesi grazie ad una moratoria che è stata estesa. La moratoria, in accordo con quanto ha reso noto l’Amministrazione regionale, è stata infatti prorogata fino al 31 gennaio del 2011 dopo che la misura ha sinora permesso di sospendere debiti che le PMI della Lombardia hanno contratto con il sistema bancario per un importo pari a poco più di 6,1 milioni di euro. Il tutto grazie ad una delibera che giovedì scorso è stata approvata dalla Giunta della Regione Lombardia su proposta di Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, insieme a Stefano Maullu, assessore regionale al Commercio e Turismo, Romano Colozzi, assessore al Bilancio, e Andrea Gibelli, vice presidente della Regione Lombardia nonché assessore regionale all’Industria.