Le risposte alla crisi economica mondiale non possono che essere differenti quantomeno da Paese a Paese, se non altro perché ciascuno di questi si è presentato ai blocchi di partenza di questa poco gradita “discesa libera” in condizioni differenti: c’era un’Islanda, ad esempio, che basava la propria economia sull’indebitamento, ed è ruzzolata rovinosamente alla prima curva; c’era una Grecia in situazione di forte squilibrio, ma per sua fortuna i compagni l’hanno vista in difficoltà e si sono convinti ad aiutarla a tenere l’equilibrio; c’era una Gran Bretagna troppo avvezza a vivere oltre le proprie possibilità, magari “maneggiando” sulla propria moneta, salvo scoprire che non si può fare e dover rivedere le proprie convinzioni, a cominciare dai prezzi…
Mutui News
Mutuo Progetto Lavoro di Unicredit
Per i giovani non è sempre facile acquistare casa in Italia con un mutuo. Di norma, infatti, si ha un lavoro non a tempo indeterminato, con la conseguenza che l’Istituto di credito non sempre concede credito o è propenso a farlo a fronte di entrate mensili che non sono stabili e neanche sicure col trascorrere del tempo. E allora il colosso bancario europeo Unicredit, al fine di venire incontro proprio ai cosiddetti “lavoratori flessibili”, ha ideato il “Mutuo Progetto Lavoro“, un finanziamento immobiliare ideale, ad esempio, per la giovane coppia che vuole finanziare, senza il bisogno di un garante, l’acquisto della casa dei propri sogni. Con il Mutuo Progetto Lavoro di Unicredit si possono infatti ottenere, con la formula del tasso fisso, oppure tasso variabile, da 30 mila e fino a ben 200 mila euro anche se non si ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Mutui: agli italiani piace il variabile…
C’è chi ama la sicurezza, le proprie certezze, la tranquillità; c’è chi invece non saprebbe vivere senza l’ebbrezza che gli regala un po’ di avventura. Alla prima parte di cielo rivolgiamo un appello a riconsiderare le proprie convinzioni, dal momento che è l’imprevisto a spingerci – mettendoci alla prova – a ridiscutere le nostre posizioni facendoci, di volta in volta, maturare; ai secondi, invece, chiediamo di valutare l’eventualità di tranquillizzarsi un poco, se non altro perché i rischi del saltare di fiore in fiore devono comunque essere presi in considerazione se non si vuole che nascano situazioni spiacevoli. Cambiare, comunque, resta per il momento un fattore positivo per tutti coloro che hanno un mutuo. Meglio: un mutuo che cambia, di questi tempi, è spesso un’occasione di gioia per chi lo ha contratto.
Mutui “estorti”, direttore di banca in manette a Pesaro
Vuoi un mutuo? Parliamone… La più innocente e prevedibile delle risposte in materia, a quanto pare tale non era per un direttore di filiale di un istituto di credito in un Comune costiero della provincia di Pesaro Urbino, indagato dalla Procura per estorsione, appropriazione indebita, minacce, violenza privata ai danni di ditte edili in difficoltà economiche. L’accusa? È quella di un “inside trading” di bassissimo profilo benché di elevato livello di sicurezza, in quanto pare che l’imputato fosse solito richiedere mazzette, magari sotto forma di beni mobili e immobili, a molti dei clienti che si recavano da lui per richiedere un mutuo, a cominciare dagli imprenditori.
Mutui: crolla l’Euribor, riparte il mercato immobiliare +18%
Forse, stavolta, ci siamo davvero. Il mercato immobiliare, uno dei principali motori dell’economia – anche di quella sommersa – in Italia, ha ripreso a muoversi dopo una gravissima crisi che sembrava averne minato quelle fondamenta che si sono rivelate essere d’argilla, dunque inadatte a sostenere un gigante. Secondo un’analisi condotta da Gruppo Immobiliare.it attraverso i dati raccolti dal suo sito NuoveCostruzioni.it, nel solo 2009 le richieste per gli appartamenti di nuova costruzione hanno fatto registrare un incremento del 18%. All’origine di questa “ripresona”, la discesa dei prezzi praticata dai costruttori, i nuovi criteri di efficienza energetica e soprattutto – fuor di poesia – il crollo degli interessi applicati sui mutui.
Mutui, è l’ora delle detrazioni
Poco, ma pur sempre meglio che niente. Dalle parti di Milano, zona dove vivono quegli italiani mediamente più avvezzi di altri nel far girare il denaro, si dice che “Putost che nient l’è mej putost”, ovvero che “Piuttosto che niente è meglio piuttosto”. Accontentiamoci dunque del poco, che è pur sempre meglio di niente, offerto dallo Stato come tetto massimo per l’importo detraibile nella dichiarazione dei redditi per tutti coloro i quali stanno pagando o hanno pagato nel 2009 le rate di un mutuo: 4mila euro, a tanto ammonta il limite di detraibilità. Quest’anno ci può anche scappare l’affare, visto che il crollo dell’Euribor sui suoi valori minimi storici ha sensibilmente ridotto la portata del mutuo per le famiglie che hanno scelto un tasso variabile e che quindi possono inserire il pagamento delle rate nella dichiarazione dei redditi, dalla quale potrebbero arrivare a recuperare fino a 760 euro.
Sospensione rata mutuo con Banca Popolare di Spoleto
A favore dei nuclei familiari che versano in condizioni di disagio economico a causa della crisi, nei mesi scorsi anche la Banca Popolare di Spoleto ha aderito al protocollo ABI – Consumatori per la sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei mutui. In questo modo, rispettando i requisiti richiesti, le famiglie che hanno stipulato un mutuo con la Banca Popolare di Spoleto possono fruire di un’agevolazione che prevede la sospensione del pagamento della quota capitale per una durata pari a ben dodici mesi anche a favore di quella clientela che presenta nei pagamenti ritardi fino ad un massimo di 180 giorni consecutivi. A tal fine, il personale delle filiali della Banca Popolare di Spoleto è a disposizione della clientela al fine di poter avere assistenza nell’accesso ad una misura per la quale, come accennato, occorre però rispettare alcuni requisiti previsti e definiti nel protocollo ABI – Consumatori.
Mutui: terzo trimestre 2009 debole
Quando si sta ricominciando a correre dopo un periodo in cui non si riusciva neppure più a camminare, il rischio che di tanto in tanto possa capitare qualche inciampo è inevitabile: basta un piccolo imprevisto a farci perdere la convinzione che abbiamo acquisito di poter tornare a sprintare con tutta l’esplosività di un tempo, a rimettere in discussione ogni nostra convinzione, e finisce così che bisogna trovare la forza di rimetterci in carreggiata anche nonostante lo sbandamento. Lo stesso discorso potrebbe valere anche per la ripresa del mercato dei mutui, che c’è – trainata dalla nuova soluzione del variabile con cap – però ha subito un rallentamento nel terzo trimestre del 2009, quando è stato registrato un lieve calo (di portata frazionale, quindi meno di un punto percentuale) nel numero di richieste di questa particolare soluzione di finanziamento da parte degli italiani.
Mutui: come sospendere le rate
La recente crisi economica, che molti dicono non essere ancora alle spalle, ci ha portati a parlare in diverse occasioni della moratoria sui mutui prevista dal Piano Famiglia lanciato dall’ABI, Associazione Bancaria Italiana. In sintesi, la misura prevede che a particolari condizioni (come la perdita del lavoro a carico del portatore di reddito della famiglia) il pagamento delle rate del mutuo possa essere sospeso per 12 mensilità, in modo da sgravare il bilancio familiare da una voce decisamente consistente nella speranza che, con l’anno di tempo che è stato accordato, la situazione lavorativa torni ad essere favorevole e quindi la famiglia possa tornare a pagare le rate senza alcuna grave apprensione.
Mutui PMI, corsa alla sospensione
Ci hanno provato, ma a quanto pare non ci sono riusciti. Una questione che certo non può lasciarci indifferenti, dal momento che le Piccole e Medie Imprese (PMI) rappresentano il principale tessuto produttivo del Paese, quindi è su di esse che si gioca il nostro futuro economico nazionale. Ci hanno provato, dicevamo, a fare da sole: hanno provato a rimborsare con regolarità i finanziamenti accesi (generalmente mutui, perché per quanto piccole queste realtà hanno bisogno di investimenti rilevanti per poter continuare a sopravvivere e – perché no – rilanciare le proprie ambizioni), ma a quanto pare non ci sono riuscite o non ci stanno riuscendo, o comunque non se la sentono di provare ad andare avanti ancora per non mettere in pericolo l’equilibrio raggiunto.
Casa giovani coppie: Bando prorogato in Emilia Romagna
Al fine di agevolare le giovani coppie per l’acquisto della prima casa, nella Regione Emilia Romagna è stato prorogato il Bando che permette ai beneficiari residenti sul territorio regionale di poter ottenere un contributo in conto capitale pari a ben 13 mila euro al fine di acquistare alloggi che sono stati rigorosamente costruiti seguendo criteri di efficienza energetica. A darne notizia, tra gli altri, è la società House Building, la quale mette in evidenza come dei complessivi 352 alloggi nella Provincia di Bologna, che possono essere acquistati fruendo del contributo, ben 63 risultano essere costruiti dalla società. House Building è stata regolarmente inserita nel prolungamento del Bando per un contributo a giovane coppia che è pari a 10 mila euro, ma anche si incrementa del 30%, arrivando quindi a 13 mila euro, nel caso in cui le tecniche costruttive dell’edificio rispettino in pieno i requisiti della deliberazione Regionale dell’Amministrazione dell’Emilia Romagna numero 156 del 2008.
Mutui: 18% di famiglie in difficoltà
Debiti e investimenti: due facce diverse di una stessa medaglia, che quando cade sulla mano di chi l’ha lanciata dice sempre e solo una cosa: sia che investa sia che si indebiti, a giocarsi la posta più alta in palio è sempre, tra i due contendenti, il risparmiatore. Il risparmiatore che, quando investe il proprio denaro in banca, lo vede remunerato con percentuali misere; il risparmiatore che, quando ha bisogno di un mutuo o di un prestito si vede “sparare” interessi che variano tra un 2% nei periodi per lui più rosei al 10% abbondante dei casi in cui si indebita per una piccola somma.
BNL mutui: comunicazioni ingannevoli
I clienti di BNL non sono stati avvisati della possibilità di usufruire di tariffe agevolate in caso di estinzione anticipata dei mutui. Ci avvisa direttamente l’Antitrust, che ha multato Bnl, gruppo Bnp Paribas, per non aver avvertito i propri clienti. La sanzione, sottolinea l’autorità, é di 250.000 euro, ed è stata inflitta per pratica commerciale scorretta nelle modalità di comunicazione degli importi per estinzione anticipata dei mutui.
Roma: truffa “con” i Mutui, quattro arresti
Il mutuo, ormai lo sappiamo, serve per consentire a un numero di famiglie il più vasto possibile di potersi permettere di acquistare una casa di proprietà senza dover necessariamente mettere sul tavolo tutti i soldi necessari all’acquisto in un’unica soluzione, bensì dilazionando il pagamento in numerose e più comode rate. È, insomma, uno strumento di indebitamento, quindi una dichiarazione di “povertà” da parte dei contraenti che richiedono un prestito e lo rimborsano con l’aggiunta di interessi. C’è invece qualcuno che ha pensato di provare ad invertire questa logica, e la strategia sembra anche aver funzionato per qualche tempo, almeno fino a quando qualcun altro non ha cominciato a sentire puzza di bruciato e un terzo soggetto, i carabinieri, ha scritto la parola fine sulla vicenda.