Un finanziamento ipotecario per la casa che offra, per un periodo iniziale, la tranquillità della rata fissa, e che poi passi a tasso variabile al fine di poter andare a cogliere le migliori condizioni di mercato. Si presenta così “Varia il Fisso”, mutuo innovativo ideato dal Credem, Gruppo Credito Emiliano, per la clientela che vuole pagare all’inizio la rata fissa, al fine di poter pianificare al meglio il budget familiare, e poi sfruttare i vantaggi e la libertà dell’indicizzazione al tasso variabile fino al termine del piano di ammortamento. In particolare, al termine del primo periodo a tasso fisso, il cliente ha poi la possibilità di esercitare un’opzione gratuita, una tantum, con cui si può andare a variare il tasso variabile tornando ad ancorarlo al fisso.
Mutui Tasso Variabile
Mutui BPM: TettoalTasso 2011
Si chiama “TettoalTasso 2011“, ed è un mutuo innovativo proposto da BPM, Gruppo bancario Banca Popolare di Milano per chi da un lato vuole pagare un rata sul finanziamento ipotecario con l’indicizzazione all’euribor, ovverosia al tasso variabile, e dall’altro, alla stipula, vuole avere la certezza di un tetto massimo al tasso che attualmente la BPM propone al 5,25%. Quindi, per chi stipula un mutuo “TettoalTasso 2011” di BPM, ha la certezza che, per tutta la durata del piano di ammortamento, il tasso di interesse applicato, anche se i tassi di interesse sul mercato dovessero crescere a dismisura, non potrà mai andare a superare la soglia del 5,25%. A fronte di tutte queste caratteristiche descritte, al mutuo BPM TettoalTasso 2011 il contraente può andare ad associare anche la stipula di apposite coperture assicurative in grado di garantire la massima tranquillità e serenità per quel che riguarda il pagamento delle rate anche in caso di difficoltà.
Mutuo Webank Fisso e Variabile, promozione aprile 2011
E’ stata rinnovata anche per il corrente mese di aprile 2011, da parte della Banca online Webank, la promozione sui finanziamenti ipotecari a tasso fisso ed a tasso variabile con uno spread molto basso in quanto a partire dallo 0,80%. A farlo presente è proprio la Banca online del Gruppo Bipiemme attraverso il proprio sito Internet, dal quale è tra l’altro possibile andare a visionare ed a scaricare dai fogli informativi le condizioni contrattuali. Richiedendo entro aprile il Mutuo Webank Fisso, oppure il Mutuo Webank Variabile, e poi attivandolo entro il mese di luglio 2011, allora il cliente della Banca online rientra nella promozione e può andare a stipulare il finanziamento ipotecario con uno spread basso. Il tutto a fronte del mantenimento e della fruizione di tutti i vantaggi che offrono i prodotti di Webank.
Mutuo casa con rate iniziali leggere
Mutuo fisso o variabile: tutto in una Guida
L’ABI, Associazione Bancaria Italiana, sta predisponendo una Guida sui mutui. Trattasi, in accordo con quanto reso noto proprio dall’Associazione, di una Guida all’interno della quale vengono forniti i criteri al fine di poter scegliere, in maniera consapevole, tra un finanziamento ipotecario a tasso fisso, ed uno a tasso variabile. L’iniziativa dell’Associazione Bancaria Italiana si può dire che arriva al punto giusto visto che in queste ultime settimane i tassi di interesse, seppur in maniera lenta, sul mercato stanno facendo registrare degli aumenti. In particolare ci riferiamo all‘euribor con scadenza a tre mesi che già si è allineato alla recente decisione della Bce, la Banca centrale europea, di rivedere al rialzo i tassi di interesse dall’1% all’1,25%.
Mutui indicizzati: le previsioni della Cgia di Mestre
La recentissima decisione della Banca centrale europea (Bce) di alzare il costo del denaro di un quarto di punto ha innescato tutta una serie di previsioni sul caro-rata legato ai finanziamenti ipotecari per la casa. Ma di quanto aumenterà la rata mensile, in media, per gli italiani? Ebbene, le stime sono molto “variegate” visto che ci sono alcune Associazioni di Consumatori che parlano di stangata, mentre altre parlano di un aumento della rata mensile che, almeno per il momento, resta “gestibile”. Prendendo a riferimento le previsioni formulate da un Ufficio Studi autorevole, quello della CGIA di Mestre, in media l’aumento della rata del mutuo sarà pari a poco più di 130 euro annui per un totale di circa 2,2 milioni di famiglie italiane che attualmente stanno pagando un finanziamento ipotecario indicizzato a tasso variabile.
Mutui tasso fisso o variabile, il dilemma
La decisione della Banca centrale europea di rivedere al rialzo il costo del denaro, dall’1% all’1,25%, ha fatto ufficialmente scattare l’allarme sul caro-mutui, ed in particolare sui finanziamenti ipotecari a tasso variabile che, come noto, sono indicizzati proprio in ragione delle variazioni dei tassi sul mercato. Ma in ogni caso, numeri alla mano, il mutuo a tasso variabile rimane ancora palesemente “vincente” rispetto al tasso fisso. Ma quali ripercussioni avranno gli aumenti dei tassi sui prezzi degli immobili? Ebbene, in accordo con quanto dichiarato da Alessandro Ghisolfi, responsabile dell’Ufficio Studi Ubh, intervistato dal portale di annunci immobiliari online Idealista.it, gli effetti non si faranno sentire in quanto la tendenza delle quotazioni immobiliari nel nostro Paese rimane discendente nel complesso a fronte di segnali di stagnazione solo per immobili di pregio e quelli generalmente situati presso le zone più appetibili delle grandi città.
Mutuo casa: la tendenza di breve termine
In Italia le stipule di mutui a tasso variabile sono in lievissima ascesa, mentre sono stabili quelli con la formula del tasso fisso. A riportarlo è stato il portale di comparazione online Mutui.it citando la consueta rilevazione settimanale sui finanziamenti ipotecari a cura del “Sole 24 Ore“. D’altronde, nonostante la tendenza del costo del denaro sia palesemente ascendente, in Italia il mutuo a tasso variabile continua a costare di meno, in termini di spesa per interessi, rispetto a quello a tasso fisso. Ma chiaramente la famiglia che stipula un mutuo a tasso variabile deve farsi quattro conti e porsi anche la seguente domanda: il reddito e le entrate nel loro complesso sono tali da poter sostenere in futuro un incremento della rata, diciamo, del 30%? Ebbene, se la risposta è affermativa, allora il mutuo a tasso variabile può essere veramente conveniente, mentre per una famiglia che, ad esempio, vive solo di reddito fisso, l’incremento della rata, a fronte della stipula di un mutuo a tasso variabile, potrebbe poi rappresentare in tutto e per tutto un problema.
Mutui tasso variabile: la stangata è ufficiale
Quella di oggi, giovedì 7 aprile 2011, è stata la giornata tanto attesa in Europa per quel che riguarda la politica monetarie della Bce. Ebbene, in linea con le previsioni degli analisti e degli investitori, la Banca centrale europea ha alzato i tassi dello 0,25%, portandoli dall’1% all’1,25%. Trattasi di una decisione che non ha creato scossoni sui mercati finanziari, ma che ufficialmente attiva la stangata, nel nostro Paese, a carico di ben 2,3 milioni di famiglie che attualmente pagano un finanziamento ipotecario a tasso variabile. Al riguardo la Federconsumatori e l’Adusbef hanno calcolato che il quarto di punto in più di tasso andrà a pesare sulle rate dei mutui fino ad una media pari a ben 288 euro l’anno. Ma anche lo Stato italiano ci perde con la revisione dei tassi verso l’alto visto che i maggiori oneri sul debito pubblico 2011, sempre stando ai calcoli resi noti dall’Adusbef e della Federconsumatori, saranno pari a 550 milioni di euro.
Mutui Intesa Sanpaolo per chi ha redditi variabili
Un finanziamento ipotecario a tasso variabile, per cogliere le migliori opportunità di tasso sui mercati, ma anche con un piano di ammortamento particolarmente flessibile in quanto, nel rispetto di opportuni limiti e soglie, si può rimborsare il mutuo in base alle proprie disponibilità ed alle proprie entrate. Si presenta così “Domus Libero“, il finanziamento ipotecario innovativo del Gruppo Intesa Sanpaolo che è stato ideato proprio a favore di chi, a fronte di un reddito annuale adeguato, ha però delle entrate mensili variabili. Il prodotto, inoltre, è ideale anche per quelle famiglie che, pur avendo mese dopo mese un reddito di base costante, avranno però nel futuro anche delle entrate di natura straordinaria. “Domus Libero” del Gruppo Intesa Sanpaolo, quindi, si presenta in tutto e per tutto come un mutuo personalizzabile la cui rata costante, mese dopo mese, è composta di soli interessi, mentre la quota capitale da rimborsare può essere saldata con la massima flessibilità.
Tassi mutuo: euribor, un rialzo dietro l’altro
Con un fixing all’1,203%, venerdì scorso, 25 marzo 2011, il tasso euribor con scadenza a tre mesi ha fatto registrare sui mercati l’ottavo rialzo consecutivo, con la conseguenza che il tasso interbancario ha raggiunto il massimo dal giugno 2009, ovverosia da quasi due anni a questa parte. Trattasi chiaramente di una brutta notizia per chi in questo momento in Italia sta pagando un mutuo con l’indicizzazione a tasso variabile, ed in particolare all’euribor, ma presto ad aumentare potrebbe essere anche il tasso Bce con cui in Italia si possono stipulare i mutui a tasso variabile con finalità di acquisto della prima casa. Nel complesso, quindi, le rate mensili rischiano di registrare, sui mutui che devono pagare le famiglie, nuovi aumenti con tutto quel che ne consegue in una fase come quella attuale che è comunque caratterizzata in Italia da consumi stagnanti, un mercato del lavoro di certo non roseo, ed un calo dei redditi a causa dei licenziamenti e della cassa integrazione cui s’è fatto un ricorso massiccio negli anni più bui della crisi finanziaria ed economica.
Mutuo a tasso variabile di Banca Carige
Un finanziamento ipotecario fino a 30 anni, per chi vuole pagare le rate con un’indicizzazione in linea con le evoluzioni di mercato e, quindi, pagare nel corso del piano di ammortamento degli importi più contenuti nel caso di presenza di tassi di interesse al ribasso. Possiamo riassumerlo così il “Mutuo a Tasso Variabile” di Banca Carige, un prodotto grazie al quale è possibile finanziare fino all’80% del valore dell’immobile a fronte di un’indicizzazione al tasso euribor più lo spread definito in sede di stipula. La modalità di rimborso del “Mutuo a Tasso Variabile” di Banca Carige è quella classica, ovverosia a rate mensili, a fronte di spese di perizia a carico del mutuatario, e spese di istruttoria pari al cinque per mille del capitale mutuato con un minimo di 250 euro. Al prodotto sono associate due coperture assicurative: “Carige Incendio e Furto” che protegge l’immobile messo a garanzia ipotecaria, e “Carige Domani Mutuo” che protegge dai rischi legati all’impossibilità di saldare temporaneamente le rate mensili o rimborsare l’intero debito residuo in caso di eventi di una certa gravità.
Mutuo famiglia: nuova offerta Cariparma
Un mutuo a tasso variabile in offerta, per la casa, fino al 15 maggio 2011, con uno spread pari a solo lo 0,99%. E’ questa l’ultimissima proposta lanciata, in materia di finanziamenti ipotecari, da Cariparma, Istituto di credito del Crédit Agricole, che inoltre propone anche soluzioni di mutuo a tasso fisso; sono ben tre che risultano essere modulate in base alla durata del piano di ammortamento, e che prevedono un tasso che parte dal 4,40% per i finanziamenti ipotecari con durata fino a 20 anni. I mutui in “promozione” di Cariparma sono tra l’altro stipulabili non solo con la finalità di acquisto casa, ma anche ristrutturazione di immobili e trasferimento di mutui accesi ed in corso di pagamento presso altri istituti di credito. Secondo quanto recita un comunicato ufficiale emesso nei giorni scorsi da Cariparma, l’Istituto ha lanciato questi mutui in offerta al fine di soddisfare i bisogni reali delle famiglie in una fase come quella attuale che risulta essere caratterizzata da segnali di ripresa.
Mutuo Arancio con il Conto Corrente Arancio
Per chi deve stipulare un mutuo, ma anche aprire un conto corrente dove andare a addebitare le rate mensili, può essere interessante una formula lanciata nelle scorse settimane da Ing Direct, ed ancora attiva, che può permettere di stipulare il prodotto Mutuo Arancio a tasso variabile con lo spread scontato dello 0,20%, ovverosia di 20 punti base; questo sconto, che significa andare a risparmiare un cifra non indifferente lungo tutta la durata del piano di ammortamento, si ottiene semplicemente andando a scegliere come conto corrente di addebito delle rate il Conto Corrente Arancio. Lo sconto dello 0,20% sullo spread, rispetto a quello definito in sede contrattuale, parte dalla terza rata mensile; il tutto a fronte della massima libertà di poter andare poi a scegliere anche un qualsiasi altro conto corrente bancario per l’addebito delle rate. Ma in tal caso, ovviamente, lo spread applicato sul Mutuo Arancio a tasso variabile sarà quello definito alla stipula nel contratto.