Euribor in calo, aspettando i nuovi tagli promessi dalla Bce

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C’è chiaramente grandissima attesa per la prossima riunione della Bce, che è in previsione il prossimo 12 settembre. Ci sono numerose aspettative ed è chiaro che riguardano in modo particolare una sforbiciata ai tassi di interesse, di almeno lo 0,25%.

Ed è abbastanza facile intuire anche come tutta questa situazione vada direttamente a ripercuotersi sul trend che caratterizza i tassi dei mutui. L’Euribor, infatti, è quello che viene tenuto più sott’occhio da parte di tutti, dal momento che si può considerare il vero e proprio indicatore che permette anche di capire come potrebbero evolvere i movimenti nel corso dei mesi futuri dei tassi di interesse. Al contempo, l’Euribor ha una notevole capacità di condizionare anche l’andamento dei mutui, così come quello che riguarda i prestiti.

Proviamo a capire meglio, quindi, cosa bisogna attendersi dall’Euribor. Stando all’indagine che è stata portata avanti da parte di Market Analyst di Ebury, pare che fino ad ora i mercati si siano concentrati più che altre sulle promesse di tagli dei tassi nel corso dei prossimi mesi. Nel corso dei primi mesi del 2024, tra l’’altro, i mercati si attendevano che i tassi di interesse restassero piuttosto elevati, perlomeno molto di più di quanto era stato previsto all’inizio.

Fino a questo momento, il focus dei mercati ha riguardato soprattutto le aspettative circa la sforbiciata ai tassi di interesse nelle economie di maggiore interesse. Di conseguenza, queste ultime hanno influenzato notevolmente il trend di tutti gli altri elementi orientatori per quanto concerne i cittadini, come ad esempio l’Euribor.

Nel corso dei primi mesi del 2024, i mercati erano sicuri che i tassi di interesse si sarebbero mantenuti su livelli piuttosto elevati molto più a lungo rispetto alle precedenti previsioni. Per questa ragione, nel mese di febbraio abbiamo assistito a uno stop di tre mesi di fila nella riduzione dell’Euribor. Quest’ultimo, infatti, ha terminato il mese tenendo una media pari al 3,671%, di poco più alta rispetto a quella tenuta a gennaio.

Nel corso del mese di marzo l’Euribor ha fatto registrare un altro incremento, visto che ha terminato toccando il 3,718%, ovvero il picco dal mese di novembre in poi. Da quel momento, però, l’Euribor ha continuato a ridursi in maniera graduale, dal momento che i tagli praticati ai tassi di interesse della BCE apparivano molto più reali. Nel corso del mese di aprile, l’indicatore non ha evidenziato un trend preciso e chiaro, visto che ha fatto registrare una vera e propria alternanza, terminando però il mese al 3,703%, con una piccola diminuzione in confronto al mese di marzo. L’Euribor a maggio è sceso notevolmente, terminando il mese al3,68%.