Mutui: Fondo di Solidarietà, rischio falsa partenza

Potrebbero essere davvero molto numerose le famiglie che hanno segnato sul proprio calendario la data del prossimo 2 settembre con un “cerchiolino” rosso: con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, giovedì comincerà infatti l’era del Fondo di Solidarietà, una misura tesa ad agevolare le persone in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo. La novità rispetto al Piano Famiglie è sostanziale: maglie all’ingresso ben più larghe (potranno richiederlo anche coloro i quali hanno un mutuo fino a 250mila euro, quasi il doppio rispetto al Piano ABI) e interessi cancellati per un periodo massimo di 18 mesi (nell’altro caso finiranno invece “in coda” al piano di ammortamento) sono le differenze salienti. Ma ce n’è un’altra, ben più preoccupante per tutti coloro i quali si stanno professando interessati a farne richiesta.

Affinché l’agevolazione sia definitivamente operativa, infatti, serviranno ulteriori adempimenti da parte del Ministero, così come sarà necessario risolvere molti dubbi che il testo del regolamento lascia sostanzialmente irrisolti. Ad esempio, il dipartimento del Tesoro non ha ancora selezionato il Gestore, ossia una società a capitale interamente pubblico che dovrà realizzare e gestire il sito internet d’informazione al pubblico e mediante il quale le banche invieranno la documentazione necessaria al Ministero. Attività queste che richiedono l’emanazione da parte del dipartimento di un disciplinare con le modalità di svolgimento del servizio. Potrebbero volerci alcuni mesi.

Molto probabilmente, poi, sarà necessaria anche la pubblicazione, sempre da parte del Ministero, di una serie di circolari per impartire istruzioni di carattere tecnico-operativo destinate alle banche, oltre che allo stesso Gestore. Per la misura del “tetto al 4%”, che poi furono in pochi a richiedere perché nel frattempo il tasso variabile sui mutui è crollato su valori vicini alla metà della soglia massima, ci sono voluti 6 mesi. Dall’Abi, sotto questo aspetto, hanno fatto sapere di aver già richiesto al Ministero una serie di chiarimenti e interpretazioni per la corretta applicazione del Fondo.