Gli ultimi dati ufficiali sulle erogazioni di mutui, in crescita, fanno ben sperare ma nello stesso tempo possono portare ad un facile ottimismo. A fronte della domanda di mutui in crescita, sostenuta in particolare da tassi di interesse ancora sotto la media storica, c’è comunque da fare i conti con livelli di sofferenze che, allo stesso modo, presentano una tendenza rialzista. Quindi, sempre più famiglie bussano alle porte delle banche per richiedere un finanziamento ipotecario, ma ci sono anche nuclei familiari che si recano in banca per comunicare che non ce la fanno più ad andar dietro al pagamento della rata mensile. Non a caso, secondo quanto riporta il portale di annunci immobiliari online Idealista.it, nello scorso mese di marzo le sofferenze sui prestiti si sono attestate al 4,8%, andando a segnare anno su anno un sensibile rialzo rispetto al 3,5% dello stesso mese del 2010.
Associazione Bancaria Italiana
Finanziamenti casa ben richiesti in Italia
Nello scorso mese di marzo in Italia la dinamica dei finanziamenti alle famiglie è stata particolarmente robusta con un incremento dell’8,7%, corrispondente al miglior risultato tra i più importanti Paesi dell’Eurozona. A rilevarlo è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel suo Outlook Mensile nel corrente mese di maggio 2011, aggiungendo altresì come sia aumentata leggermente di più, all’8,8%, l’erogazione di finanziamenti alle famiglie, sempre nel marzo scorso, con la finalità di acquisto delle abitazioni. Trattasi quindi, nel complesso, di un buon dato sui finanziamenti ipotecari che lascia ben sperare anche sull’andamento del settore immobiliare nel nostro Paese. La dinamica crescente delle richieste di finanziamenti per la casa è chiaramente trainata dai tassi di interesse che ancora si mantengono bassi rispetto alla media storica.
Mutuo acquisto prima casa, i tempi bui sono passati
L’Affordability Index, l’indice che calcola la capacità di accedere a un mutuo che hanno le famiglie italiane, è tornato a salire sensibilmente a conferma di come i tempi bui della crisi finanziaria ed economica siano per fortuna alle spalle. Certo, ci sono ancora delle criticità, ad esempio legate all’accesso al credito, ma rispetto a quando le banche chiudevano la porta anche la famiglie mediamente agiate, di sicuro la situazione è fortemente migliorata. Di recente proprio l’Associazione Bancaria Italiana (Abi) ha rilevato in un Rapporto che la domanda di mutui è sostenuta sia dai tassi di interesse, ancora bassi rispetto alla media storica, sia da un aumento della percentuale delle famiglie che hanno le disponibilità economiche per poter accedere eventualmente al bene casa. La situazione potrebbe ora migliorare ancora di più se arrivassero segnali positivi dal fronte occupazionale. L’inversione di tendenza del tasso di disoccupazione, infatti, permetterebbe alle famiglie di recuperare potere d’acquisto per effetto di un aumento delle entrate familiari.
Mutui casa: tassi fissi e variabili, come scegliere
Al fine di valutare ed analizzare i punti di vista, in materia di mutui, tra il sistema bancario ed i Consumatori, l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ha annunciato la partenza di un Tavolo permanente di dialogo con i Consumatori. In particolare, il Tavolo permetterà di porre all’attenzione iniziative congiunte che aiutino i privati e le famiglie a scegliere, in materia di finanziamenti ipotecari, tra i tassi fissi e quelli variabili. L’ABI ha aperto il Tavolo a tutte le diciassette Associazioni di Consumatori che aderiscono al CNCU, il Consiglio Nazionale Consumatori Utenti. Questo perché il mutuo è un prodotto che impegna la famiglia per diversi anni, ragion per cui secondo l’ABI è necessario lavorare insieme alle Associazioni dei Consumatori per far crescere, tra l’altro, anche la consapevolezza in merito a tutti quegli elementi che poi portano a scegliere tra il finanziamento ipotecario a tasso fisso e quello a tasso variabile.
Mutui: finanziamenti casa continuano a crescere
In Italia i finanziamenti per la casa, ovverosia i mutui, hanno ancora una volta fatto registrare una crescita. A rilevarlo è l’Associazione Bancaria Italiana in accordo con il quarto numero del “Rapporto sulla situazione finanziaria delle famiglie italiane” realizzato proprio dall’ABI avvalendosi della collaborazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Nel complesso il Rapporto sulla situazione finanziaria delle famiglie italiane rivela come dopo la crisi, ed a fronte dell’attuale situazione congiunturale, ancora incerta sotto molti aspetti, le famiglie italiane mostrino una solida capacità a livello finanziario e, quindi, un contestuale basso livello di rischio default, ovverosia di incapacità ad onorare il credito concesso dal sistema bancario. Nel dettaglio, la crescita dei finanziamenti per la casa, in base al quarto Rapporto sopra indicato, si spiega anche con il basso livello dei tassi interesse, ancora decisamente molto bassi rispetto alla media storica, ed anche con la discesa delle quotazioni medie immobiliari che c’è stata anche in Italia negli ultimi tre anni.
Mutui e finanziamenti sotto controllo con lo sportello evoluto
Nel nostro Paese il 23% degli sportelli Atm offre la possibilità di consultare, senza bisogno di doversi rivolgere all’operatore presente allo sportello, la propria posizione in materia di finanziamenti e di mutui. Ad affermarlo è l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, in accordo con un Rapporto sugli sportelli ATM evoluti presenti in Italia. Nell’arco di un anno presso i 46 mila sportelli automatici presenti sul territorio nazionale sono state fatte la bellezza di un miliardo di operazioni a fronte di una movimentazioni complessive di denaro pari a 131 miliardi di euro. In particolare, lo sportello ATM, “anticamente” utilizzato ed utilizzabile solo per il prelievo di contante, adesso serve anche per andare a consultare il proprio conto titoli e controllare i movimenti relativi all’utilizzo delle carte di credito di cui si è in possesso. L’evoluzione dello sportello bancario automatico è stata tale negli anni che oramai presso molti ATM si possono versare non solo i contanti, ma anche gli assegni.
Mutuo casa più sicuro con le Linee Guida ABI
Ai fini della valutazione degli immobili, e per garantire, nell’erogazione del credito ai mutuatari, una maggiore efficienza, l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ha reso noto in data odierna, giovedì 25 novembre 2010, d’aver messo a punto delle apposite Linee Guida finalizzate a far aumentare per il mercato immobiliare le condizioni di certezza e di trasparenza. Questo grazie ad un protocollo d’intesa che proprio oggi, a Roma, l’ABI ha siglato con gli Ordini Professionali dei Geometri, dei Periti Industriali, degli Architetti, degli Agronomi e dei Periti agrari unitamente a Tecnoborsa ed alle primarie società che si occupano della valutazione immobiliare. Le Linee Guida che, in accordo con quanto messo in risalto proprio dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI) con una nota, sono state condivise nei contenuti anche dall’Agenzia del Territorio, permetteranno di mitigare il rischio sul credito grazie proprio ad un coinvolgimento pieno di tutti gli attori in campo, sia privati, sia istituzionali.
ABI: richieste mutui in lenta, costante, crescita
Ci siamo! Già, a quanto pare è finalmente arrivato il momento in cui l’economia ha trovato – in noi consumatori – la forza per ripartire, o almeno questo è quanto rivelano i dati in nostro possesso relativi ai mutui ipotecari e al trend delle richieste degli stessi negli ultimi due anni. Parola dell’ABI, Associazione Bancaria Italiana, che ha registrato come i primi mesi del 2010 abbiano evidenziato la prosecuzione di una “fase di ripresa dei prestiti per l’acquisto di abitazioni”. Di più: alla fine di gennaio lo stock di mutui ha superato i 282 miliardi, con un tasso annuo di crescita di quasi il 7%, “sui livelli di due anni prima”.
Mutui: tassi d’interesse al minimo a gennaio 2010
Tra coloro i quali hanno analizzato e stanno analizzando le tendenze di medio periodo (più o meno da un anno e mezzo a questa parte) dell’economa mondiale e del mercato, sono in molti quelli che consigliano di muoversi per approfittare di una condizione di debolezza probabilmente irripetibile. Da una parte speriamo di dargli ragione, nel senso che crediamo tutti si stiano augurando che la crisi possa passare al più presto, il motore dell’economia tornare a spingere e così riattivarsi la domanda di lavoro; dall’altra parte, però, il mercato è ancora convalescente soprattutto a causa della debolezza dei consumatori, sempre più in affanno in questi mesi. Anche se può sembrare un azzardo, l’affanno è proprio la situazione nella quale guardarsi intorno per cercare nuove strade in grado di consentirci di superare la fase critica. Tanto più di questi tempi, con i tassi dei mutui al nuovo minimo storico.
Mutui, Abi: tassi al minimo storico
Rapporto Abi tutto da raccontare. Perchè pare che il trend relativo alla tassazione sui mutui proposti dalle banche alle famiglie italiane stia subendo un calo significativo e continuativo. Il rendiconto mensile dell’Associazione Bancaria Italiana – ripreso da Agi – illustra in maniera dettagliata una situazione tale per cui nel mese di gennaio si è registrato l’ennesimo minimo storico rispetto ai tassi di interesse applicati delle banche sui mutui. In percentuale, una flessione, rispetto a dicembre 2009, dello 0.02% (dal 2,88% al 2,86%). Per dare il senso della difficoltà palese e del netto stravolgimento rispetto al passato, basti pensare che solo un anno fa il tasso applicato dalle banche oscillava intorno al 4.80%. Testuale da parte dei referenti di Abi: “Il tasso sui prestiti in euro alle famiglie per l’acquisto di abitazioni – che sintetizza l’andamento dei tassi fissi e variabili ed è influenzato anche dalla variazione della composizione fra le erogazioni in base alla tipologia di mutuo – è risultato pari al 2,86%, dato inferiore di 2 punti base rispetto al mese precedente e di 193 punti base rispetto a gennaio 2009“. Infine, altro record negativo anche a proposito di tassi sulle nuove operazioni: a gennaio quello sui prestiti alle imprese (in euro) si è posizionato al 2,03% (2,17% a dicembre 2009; -178 b.p. rispetto a gennaio 2009).
Abi, moratoria mutui: Banche, adesione al 100%
Ne abbiamo parlato ieri per illustrarne modalità e tipologia: la moratoria sui mutui, pensata per agevolare la situazione economica dei nuclei familiari meno abbienti, sembra aver fatto breccia anche nel “cuore” dei banchieri. A questo punto, pare quadrare il cerchio: la moratoria sui mutui dovrebbe registrare l’adesione della totalità degli istituti bancari. Stando alle dichiarazioni di giornata del Presidente dell’Abi – Associazione Bancaria Italiana – Corrado Faissola, il 100% delle banche aderirà entro la fine del mese di febbraio all’iniziativa di Governo.
Una mano tesa verso le famiglie italiane che faticano ad arrivare alla fine del mese e che, in questo modo, potrebbero beneficiare di una boccata di ossigeno in un periodo economico difficile.
Ufficiale anche il contesto nel quale Faissola si è lasciato andare alla previsione, avvenuta nel corso dell’audizione presso la Camera dei Deputati del Parlamento italiano: