Anche con il Gruppo Poste Italiane è possibile avvalersi delle agevolazioni del “Piano Famiglie 2010” dell’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana, ed in particolare della moratoria sui mutui stipulati dalle famiglie per la casa ad uso residenziale. Questo significa che anche i mutuatari BancoPosta, nel rispetto dei requisiti, possono chiedere la sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti ipotecari; la moratoria, lo ricordiamo, è partita lo scorso 1 febbraio 2010 e, salvo proroghe, terminerà il 31 gennaio del prossimo anno. La sospensione del mutuo BancoPosta, possibile grazie all’adesione da parte del gruppo bancario Deutsche Bank, è richiedibile se l’importo di mutuo originario non supera i 150 mila euro, e se, tra l’altro, il reddito imponibile del mutuatario non supera il livello dei 40 mila euro annui.
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Acquistare casa con un mutuo: spesso è un trilocale
Nonostante i prezzi medi delle case in Italia siano scesi negli ultimi tre anni, contestualmente anche i redditi dei cittadini del nostro Paese hanno subito la “mazzata” della crisi finanziaria ed economica. Con la conseguenza che acquistare la casa in contanti, senza sottoscrivere un finanziamento ipotecario, è e continua a rappresentare un lusso per pochi. Anche con un mutuo l’acquisto della casa non è comunque facile; serve infatti un reddito adeguato per ottenere importi di mutuo “compatibili” con il valore d’acquisto della casa dei propri sogni, e le banche, tra l’altro, non offrono di norma somme superiori all’80% del valore dell’immobile. Anzi, molto spesso a mala pena la banca offre il 70% del valore, ragion per cui per un casa che, ad esempio, costa e vale 180 mila euro, la famiglia per l’acquisto dell’immobile con un finanziamento ipotecario deve “avere in tasca” circa 50 mila euro senza considerare i costi e le spese accessorie, a partire da quelle per il notaio.
Fondo di solidarietà mutui ai nastri di partenza
Dopo tanto attendere, manca oramai pochissimo per la partenza del Fondo di solidarietà per i mutui prima casa, una misura messa a punto dal precedente Governo di centrosinistra, ma rimasta fino ad ora in “ghiaccio” a causa dell’assenza del relativo Decreto di attuazione. Adesso che il Decreto da parte del Ministro all’Economia è stato firmato, le famiglie in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo, nel rispetto dei requisiti, potranno presentare domanda alle banche a partire da lunedì prossimo, 15 novembre 2010, compilando un apposito modulo che, tra l’altro, si può andare a scaricare direttamente dal sito Internet del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia. Rispetto alla moratoria ABI-Consumatori, le banche non devono esprimere un’adesione visto che la misura è stata stabilita per Legge; pur tuttavia, le risorse del Fondo non sono così ampie come in molti speravano, a partire dalle Associazioni dei Consumatori, ragion per cui le famiglie in difficoltà con il mutuo da lunedì prossimo farebbero bene ad affrettarsi nel presentare l’istanza.
Sospensione mutuo: aggiornamento ABI sulla moratoria
Alla fine dello scorso mese di settembre in Italia, dall’avvio della misura, sono stati sospesi con la moratoria ABI mutui per la prima casa a ben 31 mila famiglie. A comunicarlo nel consueto aggiornamento mensile è stata proprio l’Associazione Bancaria Italiana nel sottolineare come i finanziamenti ipotecari sospesi ammontino complessivamente, per controvalore, a 4 miliardi di euro. Di conseguenza, continua ad aumentare la quota di famiglie titolari in Italia di un mutuo che, avvalendosi dell’adesione alla moratoria da parte del sistema bancario, presenta domanda per ottenere la sospensione del pagamento delle rate mensili del finanziamento ipotecario per un periodo pari a dodici mesi. In merito ricordiamo che le Banche, di propria iniziativa, possono anche estendere le “condizioni minime” di accesso previste dalla moratoria dell’ABI, ragion per cui ci sono Istituti che hanno allargato i criteri di adesione ad una misura molto importante per chi a causa di imprevisti ed eventi negativi, anche legati alla crisi, non riesce più a pagare e ad onorare con puntualità la rata mensile.
Moratoria mutui PMI: oltre nove domande su dieci ammissibili
Attualmente, nel rispetto dei relativi requisiti, possono richiedere la sospensione del pagamento del mutuo non solo le famiglie che hanno acquistato la prima casa con un finanziamento ipotecario, ma anche le piccole e medie imprese grazie ad un apposito Avviso comune che nei mesi scorsi è stato siglato dall’ABI, Associazione Bancaria Italiana, con il Governo e con le Associazioni imprenditoriali. Ebbene, in data odierna l’ABI ha fornito un nuovo aggiornamento sulla moratoria dei mutui, dei prestiti, dei finanziamenti e dei leasing stipulati dalle piccole e medie imprese con il sistema bancario, da cui è emerso come rimanga elevato il tasso di domande presentate che gli Istituti di credito hanno giudicato ammissibili. Tale percentuale, infatti, è pari a ben il 91,3% a fronte solamente di un 2,9% di istanze che invece non è stato accolto; la quota restante di domande presentate non è stata invece ancora esaminata o è in fase di istruttoria per la quale di norma ci vogliono all’incirca 30 giorni. L’aggiornamento ABI sulla moratoria sui mutui delle PMI è quello al 30 settembre scorso, quando grazie alle sospensioni sono sinora rimasti nelle casse delle piccole e medie imprese ben 13 miliardi di euro di liquidità.
Mutui famiglie in difficoltà: le iniziative di Banca Marche
Oltre all’adesione alla moratoria sui mutui prima casa dell’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, siglata con le Associazioni dei Consumatori, la Banca Marche porta avanti sul territorio regionale anche altre iniziative finalizzate a venire incontro a quei nuclei familiari che hanno acceso un mutuo e che ora si trovano in difficoltà con il pagamento della rata mensile a causa di eventi negativi, in particolare di natura occupazionale, strettamente legati alla crisi finanziaria ed economica. Ad esempio, la Banca delle Marche aderisce al Protocollo d’Intesa per il sostegno ai lavoratori ed alle aziende in situazioni di crisi dell’Amministrazione regionale al fine di permettere, tra l’altro, la sospensione del pagamento della rata del mutuo per un periodo pari a massimi dodici mesi consecutivi per chi, titolare del finanziamento ipotecario, risulta essere un lavoratore in cassa integrazione straordinaria. Inoltre, sul territorio della Regione Marche l’Istituto è intervenuto anche con operazioni di anticipo, a favore delle aziende impossibilitate a farlo, del pagamento della cassa integrazione ordinaria, straordinaria ed in deroga.
Acquistare la seconda casa con un leasing abitativo
Sia che si trovi al mare, sia in montagna, la seconda casa si può acquistare anche con il leasing abitativo, una soluzione di finanziamento che rispetto al mutuo risulta essere più flessibile. A farlo presente è il Gruppo Banca Carige che al riguardo propone proprio la formula del leasing abitativo per l’acquisto della casa per le vacanze; trattasi, nello specifico, di una formula finanziaria che prevede inizialmente l’acquisto dell’immobile da parte dell’Istituto di credito, e la concessione dello stesso ai contraenti il leasing attraverso la locazione finanziaria. Il leasing abitativo per la seconda casa è non solo più flessibile rispetto al mutuo, ma anche più conveniente se si considera che si possono ottenere importi per finanziare fino al 100% del valore della seconda casa con l’inclusione delle spese di ristrutturazione e delle imposte previste per l’acquisto dell’unità immobiliare.
Mutui casa rata e durata fissa: ecco cosa offre il mercato
L’euribor a tre mesi oramai da parecchi giorni viaggia in pianta stabile sopra il livello dell’1% rispetto allo 0,64%, segnato a cavallo tra il primo ed il secondo trimestre dell’anno in corso, che rappresenta il minimo storico per il tasso interbancario. Al momento i rischi di ulteriori rialzi dell’euribor a tre mesi nel breve e nel medio termine sembrano alti specie se si considera che negli ultimi giorni molti Paesi del mondo con economie mature hanno rivisto al rialzo il costo del denaro; con la conseguenza che in un futuro non troppo lontano anche la Banca centrale europea possa fare lo stesso. E allora, sebbene costi di più rispetto ad un mutuo variabile, cresce l’interesse per i mutui casa a tasso fisso che garantiscono rata e durata certa e permettono di dormire sonni tranquilli. Ma quali sono attualmente le migliori proposte presenti sul mercato? Ebbene, considerando l’attuale livello dell’Irs, sono molte le banche che in Italia permettono attualmente di stipulare un finanziamento ipotecario con un tasso complessivo, Irs più spread, attorno al 4%.
Mutuo Variabile BCE di IWBank
La Banca online IWBank propone un’ampia gamma di finanziamenti ipotecari “IWMutuo” per la casa. Tra questi c’è il Variabile BCE che permette di pagare sul mutuo una rata indicizzata al tasso della Banca centrale europea che di norma è più stabile rispetto all’euribor che, invece, è soggetto ad oscillazioni giornaliere sul mercato interbancario. Il tutto a fronte della possibilità per il mutuatario di poter sfruttare tutti i vantaggi dei finanziamenti ipotecari “IWMutuo” di IWBank. Innanzitutto il prodotto viene proposto dall’Istituto alla propria clientela con zero spese su tutta la linea: pari a zero sono infatti i costi a carico del mutuatario per la perizia e per l’istruttoria; stessa musica anche per l’incasso della rata e per la gestione del mutuo a fronte dell’addebito degli importi direttamente in conto corrente. Rigorosamente a zero spese per il contraente è anche l’assicurazione obbligatoria che a fronte del finanziamento ipotecario occorre sottoscrivere a copertura del rischio di incendio e/o scoppio dell’immobile.
NeoMutuo CarigeFlex di Banca Carige
Si chiama NeoMutuo CarigeFlex, ed è l’ultimo finanziamento ipotecario ideato per la propria clientela dal Gruppo Banca Carige. Trattasi, nello specifico, di una formula di finanziamento per l’acquisto della casa che permette di sfruttare gli attuali vantaggi legati al pagamento di una rata con l’indicizzazione al tasso variabile, ma nello stesso tempo si potrà poi fruire della sicurezza e della certezza del tasso fisso. Nel dettaglio, NeoMutuo CarigeFlex, proposto da Banca Carige e dagli Istituti di credito controllati, è a tasso variabile per i primi tre anni; dopodiché si passa poi al tasso fisso che viene definito sin dalla stipula del prodotto. In questo modo si possono sfruttare i vantaggi del tasso variabile, approfittando delle attuali condizioni di mercato, e poi nel futuro con la formula del tasso fisso il mutuatario sarà protetto da eventuali oscillazioni sfavorevoli dei tassi di mercato. NeoMutuo CarigeFlex di Banca Carige può tra l’altro essere stipulato non solo per l’acquisto, ma anche per la ristrutturazione di unità immobiliari.
Mutuo Cooperazione: finanziamento chirografario per le cooperative
Con la formula del finanziamento chirografario, quindi senza il rilascio di garanzie reali, e con un tasso calmierato, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, a seguito di un accordo siglato con la Confcooperative Varese, ha annunciato il lancio di “Mutuo Cooperazione“, lo strumento di accesso al credito che suggella la collaborazione tra l’Istituto e l’associazione delle cooperative nell’ambito delle iniziative che danno credito alla solidarietà. In particolare, a fronte di qualsiasi investimento aziendale, la cooperativa può accedere al Mutuo Cooperazione al fine di poter agevolare le operazioni di rafforzamento del patrimonio della cooperativa stessa; non a caso, a fronte di ogni aumento del capitale sociale, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate potrà erogare a favore della realtà cooperativa un finanziamento chirografario per un controvalore che può arrivare fino allo stesso importo.
Sostituire il mutuo con zero spese di perizia e notaio
Cambiare mutuo per tantissime famiglie italiane è diventato un modo per rendere il finanziamento ipotecario meno costoso e più sostenibile; questo soprattutto accade quando si ha in carico un mutuo a tasso fisso, magari stipulato negli anni scorsi, prima della crisi, con la conseguenza che l’importo della rata mensile è spesso troppo alto in ragione delle mutate capacità di spesa e di risparmio per effetto delle difficoltà congiunturali, del carovita e delle minori entrate a causa di difficoltà dal fronte occupazionale. Come diretta conseguenza, quando la banca ci “chiude la porta” nel richiedere una rinegoziazione del mutuo, sorge la necessità di cambiare istituto di credito andando a stipulare un prodotto che non mandi a fine mese sempre in rosso il bilancio familiare.
Comprare casa col mutuo: serve un budget iniziale
Per comprare casa in media una famiglia deve avere in media una liquidità a disposizione pari all’incirca a 50 mila euro, altrimenti di stipulare un mutuo in Italia non se ne parla. In passato, ed in particolare prima dello scoppio della crisi dei mutui subprime, anche nel nostro Paese spopolavano i cosiddetti “Mutui 100%”, ovverosia quelli in grado di poter finanziare il 100% del valore dell’immobile. Adesso al riguardo molte cose sono cambiate visto che sottoscrivere un mutuo 100% con una banca è ancora tecnicamente possibile ma solo se il contraente offre delle garanzie aggiuntive e reali rispetto alla classica presentazione della busta paga, del cedolino della pensione, oppure del modello Unico se il mutuatario è un libero professionista o un lavoratore autonomo.
Mutuo BancoPosta: spread in promozione sul tasso fisso
Dal 4 ottobre scorso e fino, salvo proroghe, al 30 novembre 2010, il Gruppo Poste Italiane, per la formula di mutuo a tasso fisso, con finalità di acquisto, ristrutturazione di immobili o sostituzione più ristrutturazione, propone uno spread speciale sul finanziamento ipotecario pari all’1,25%. Lo sconto sullo spread è quindi pari allo 0,10% visto che di norma sui mutui BancoPosta viene attualmente praticata una commissione fissa dell’1,35% con la sola eccezione del mutuo indicizzato al tasso della Bce, la Banca Centrale Europea, che è pari all’1,95%. Il mutuo a tasso fisso, lo ricordiamo, è il classico finanziamento immobiliare con durata fissa ed importo della rata costante nel tempo, mese dopo mese, che permette al contraente di mettersi al riparo dalle oscillazioni del costo del denaro sul mercato. La durata del Mutuo BancoPosta a tasso fisso con lo spread in promozione può essere pari a 5, 10, 15, 20, 25 oppure 30 anni con l’indicizzazione all’Irs, ovverosia al tasso di interesse di mercato per i prestiti interbancari a lungo termine.