L’indagine dell’antitrust sui mutui con “floor”

L’Antitrust ha avviato un’istruttoria verso sei banche che sono presenti nelle province di Bolzano e Trento al fine di verificare se abbiano posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza nella definizione dei tassi da applicare sui mutui immobiliari.

“Il provvedimento – informa un comunicato – e’ stato notificato oggi alle banche interessate (Cassa di Risparmio di Bolzano, Banca Popolare dell’Alto Adige, Cassa Raiffeisen di Brunico, Cassa Rurale Bolzano, Cassa Rurale Renon e Cassa Raiffeisen Valle Isarco) nel corso di alcune ispezioni effettuate in collaborazione con il Gruppo Antitrust del Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza e con il supporto del Comando Provinciale di Bolzano della Gdf”.

 

Con lo spread in discesa, conviene rinegoziare il mutuo

Le sei banche operano sul territorio delle due province con più di 300 sportelli. L’istruttoria, avviata anche in base ad una segnalazione dell’associazione di consumatori Centro Tutela Consumatori Utenti Alto Adige, dovrà capire l’immissione, nei contratti di mutuo ipotecario a tasso variabile offerti dalle 6 banche, di una stessa clausola inerente alla presenza di un c.d. tasso floor il cui importo e’ stato bloccato nella stessa misura del 3%: è una soglia minima al di sotto di cui il tasso di interesse applicato al finanziamento non puo’ scendere. Questo valore, visto il corrente andamento dei tassi di interesse, non ha giustificazione nelle consuete dinamiche competitive, oltre ad essere particolarmente oneroso per la clientela. Secondo l’Antitrust, l’adozione unanime di tale tasso potrebbe essere potenzialmente atta a coordinare le politiche delle banche nell’eludere il confronto concorrenziale costruito sulla riduzione dei tassi di interesse per acquisire clientela.

Come funzionano i mutui loan to value

Hello-BankIn un posto pubblicato su questo stesso blog abbiamo visto in che cosa consiste nel mercato dei mutui la strategia del loan to value, che sempre più di frequente le banche e gli istituti di credito italiani stanno applicando nel corso del 2014.

Con lo spread in discesa, conviene rinegoziare il mutuo

La dinamica del loan to value consiste infatti in quel fenomeno che si verifica nei mutui in cui il valore dello spread tende a diminuire con la diminuzione dell’importo erogato.

Scegliendo un mutuo loan to value, di norma a tasso variabile, i clienti hanno l’opportunità di vedere diminuire le commissioni da pagare alla banca se diminuisce l’importo che viene erogato rispetto al costo complessivo dell’immobile.

Ecco quindi due proposte di mutuo loan to value da scegliere in questi mesi del 2014.

Mutui loan to value – Due proposte da scegliere nel 2014

Il primo mutuo che vi presentiamo è il Mutuo Variabile BNL. L’istituto di credito propone in questo caso un prodotto con spread agevolato al 2,45 per cento per mutui che non superano il 50 per cento del costo complessivo dell’immobile che si desidera acquistare, ovvero 15 punti base in meno rispetto a coloro che fanno invece richiesta di un mutuo con importo compreso tra il 51 per cento e l’80 per cento del valore complessivo dell’immobile.

La seconda proposta del periodo, invece, è il mutuo Hello Home! Variabile di Hello! Bank, che ripropone una formula analoga con spread al 2,45 per cento per erogazioni fino al 50 per cento del valore dell’immobile e spread al 2,60 per cento per importi superiori a questi.

 

Mutui, in discesa i tassi di interesse

Continua inesorabilmente il calo dei prestiti finanziari. Quelli al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, ha rilevato Bankitalia, hanno avuto una contrazione su base annua pari al 3,6 per cento (-3,5 per cento a gennaio). I prestiti alle famiglie sono diminuiti dell’1,2 per cento sui dodici mesi, come nel mese precedente; i prestiti alle società non finanziarie sono scesi, sempre su base annua, del 5,1 per cento (-4,9 per cento a gennaio).

Mutui a tasso variabile con Cap

Scendono al contrario i tassi d’interesse, comprensivi delle spese accessorie, sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono stati pari al 3,73 per cento (3,80 nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo sono stati pari al 9,60 per cento (9,46 per cento a gennaio). I tassi d’interesse sui nuovi prestiti fatti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 4,40 per cento, come nel mese precedente; quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia al 2,79 per cento (2,80 per cento a gennaio).

Piano casa e Cedolare secca, i cambiamenti in vigore per gli affitti

I tassi passivi sul totale dei depositi in essere sono stati pari allo 0,94 per cento. A febbraio il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è stato pari all’1,8 per cento (2,7 per cento a gennaio). La raccolta obbligazionaria, comprendendo le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è scesa del 9,2 per cento sui dodici mesi (-9,3 per cento a gennaio).

 

 

Mutui a tasso variabile con Cap

In alcuni post pubblicati in precedenza abbiamo visto che nel mese Aprile 2014 l’andamento dei tassi di interesse dei mutui ha subito delle leggere variazioni rispetto al mese di Marzo 2014.

Spread in calo, ma tasso mutui resta fermo

Resta basso lo spread fra Btp italiani e Bund tedeschi, andamento che entusiasma i mercati e che, almeno in Italia, dipende dalla fiducia alla nuova Legge di Stabilità in cui sono ora collocate le speranze di crescita e miglioramento.

Aumenta la domanda di mutui nel mese di settembre 2013

157372398Il mese di settembre ha fatto registrare un dato positivo all’interno del mercato dei mutui. Sono infatti aumentate, o meglio, sono tornate ad aumentare le richieste di mutuo da parte di coppie e famiglie, facendo schizzare i valori percentuali della domanda a livelli che in Italia non si vedevano più da mesi.

Aumenta del 4% la domanda di mutui ad agosto 2013

mutuo-casa-150x150Per il settore dei mutui si è chiuso in modo positivo il mese di agosto 2013. Dopo molti mesi di continua contrazione,  nell’ ottavo mese dell’ anno è tornata a salire la domanda per questo tipo di finanziamento finalizzato all’ acquisto di immobili.

Mutui ristrutturazione casa UCFin

Può essere erogato in un’unica tranche, oppure in modalità SAL, ovverosia a stato di avanzamento dei lavori. Finanzia fino all’80% del valore dell’immobile, e può durare come piano di ammortamento fino a 30 anni. Sono queste le principali caratteristiche del Mutuo ristrutturazione casa di UCFin, Unicredit Family Financing; in particolare, il prodotto può essere stipulato con l’indicizzazione a tasso fisso, oppure a tasso variabile, a fronte di numerose finalità per le quali il finanziamento può essere erogato. Ad esempio, si può stipulare il Mutuo ristrutturazione casa UCFin per sostituire un mutuo in corso di pagamento e per ristrutturare contestualmente l’immobile messo a garanzia; oppure solo per ristrutturazione, completamento e acquisto, ristrutturazione e acquisto, oppure solo completamento.

Mutuo Chirografario del Banco di Sardegna

Accedere al credito al fine di poter finanziarie l’acquisto di beni o di servizi per l’attività professionale o per quella d’impresa. E’ questa la finalità con cui è possibile stipulare con il Banco di Sardegna il “Mutuo Chirografario”, un prodotto che permette di accedere al credito senza il rilascio di garanzie reali a fonte di un piano di ammortamento a rata mensili o semestrali posticipate. La durata del Mutuo Chirografario del Banco di Sardegna può essere di minimo 2 e massimo 5 anni, ovverosia con un piano di rimborso a 24 rate mensili come minimo, ed al massimo in 60 rate mensili posticipate. Essendo un mutuo chirografario, rispetto a quello ipotecario le pratiche burocratiche ed i tempi di erogazione degli importi sono chiaramente più veloci in quanto non c’è la necessità, rispetto ai finanziamenti ipotecari, di rivolgersi ad un notaio.

Mutui nel mirino delle Agenzie di rating

Non è solo l’Italia che sta attraversando un periodo di crisi del debito. Nei giorni scorsi ha fatto notizia, facendo crollare i mercati azionari, il declassamento del debito americano. Gli Stati Uniti, per la prima volta nella storia, avendo perso il rating “AAA”, non sono più il Paese più affidabile al mondo, o meglio tra quelli più affidabili; è una sconfitta per l’America, ma soprattutto per il Presidente Obama che probabilmente ha compromesso ogni chance di puntare ad un secondo mandato. Ma questa decisione ha contribuito anche al declassamento, da parte sempre di Standard and Poor’s, di Freddie Mae e Fannie Mac, le due agenzie governative americane che operano nel settore dei mutui, e che sono state salvate dal crac negli anni scorsi, in piena crisi finanziaria, proprio da parte del Governo americano.

Mutuo in Discesa Carife

Un mutuo fondiario destinato ai soli clienti privati che acquistano immobili residenziali a fronte di importi erogabili fino all’80% del valore dell’immobile, e durate di 20, 25 oppure 30 anni. Sono queste le principali caratteristiche del “Mutuo in Discesa“, un finanziamento ipotecario ideato dalla Carife, Cassa di Risparmio di Ferrara, rimborsabile a rate mensili. La caratteristica interessante del prodotto è quella per cui lo spread del mutuo tende a scendere ogni quattro anni a patto di essere in regola con i pagamenti, che il finanziamento ipotecario mantenga l’intestazione originaria, e che l’addebito delle rate avvenga in automatico su un conto corrente aperto presso una filiale della Cassa di Risparmio di Ferrara. Il Mutuo in Discesa di Carife può essere stipulato solo per immobili ad uso residenziale a fronte del piano di ammortamento che è quello classico, ovverosia alla francese, con rata composta da una quota capitale e da una quota interessi; inoltre, è obbligatoria con il Mutuo in Discesa Carife la stipula di una polizza a copertura del rischio di incendio e scoppio dell’immobile.

Mutui ipotecari low cost

Quando una famiglia decide di comprarsi una casa, è del tutto normale chiedere un mutuo ipotecario ad una banca. Secondo la mappa abitativa tracciata e fotografata dell’Agenzia del Territorio e del Dipartimento delle Finanze, quasi l’80% delle famiglie italiane è proprietaria di una casa con punte dell’85% al Sud. Tutte queste famiglie, in maggioranza, hanno comprato la casa con un mutuo, o il finanziamento ipotecario, magari di durata pari a 20, 30 o addirittura 40 anni, lo stanno ancora pagando. Con la sottoscrizione di un mutuo si iscrive anche un’ipoteca sull’abitazione; in questo modo la banca tutela i propri interessi, ovverosia il capitale erogato, e nel caso di insolvenza potrà chiedere alla magistratura la vendita forzosa dell’immobile.

Mutuo UCFin con il Tagliando

Un finanziamento ipotecario che tiene nel tempo sotto controllo l’andamento della rata mensile da pagare, e nel caso avvisa, ad esempio, di aumento degli importi sopra una certa soglia. Questo è quanto, tra l’altro, offre il Mutuo Opzione Sicura di UCFin, Gruppo Unicredit, per quello che è un finanziamento ipotecario con il Tagliando a fronte della possibilità di scegliere di pagare le rate con il tasso fisso o con il tasso variabile, e poi cambiarlo eventualmente nel corso della durata del piano di ammortamento. Il Mutuo Opzione Sicura di Unicredit Family Financing è quindi ideale per quel mutuatario che vuole sempre tenere sotto controllo la dinamica del finanziamento ipotecario in corso di pagamento.