Nella prima metà del corrente mese di giugno, con una media all’1,45%, il tasso euribor con scadenza a tre mesi si è attestato in aumento rispetto al mese precedente. A rilevarlo è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel suo Outlook Mensile giugno 2011; il tasso euribor, lo ricordiamo, è quello con cui in Italia vengono prevalentemente agganciati, e quindi indicizzati, i finanziamenti ipotecari a tasso variabile. Il rialzo dell’euribor si spiega sia con le tensioni sui debiti sovrani, che stanno portando ad un lento quanto progressivo innalzamento dei rendimenti dei titoli pubblici, sia con le attese di una ulteriore stretta creditizia, da parte della Banca Centrale Europea (Bce), nelle prossime settimane.
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Mutui 2011: tassi e spread s’impennano
Nel breve, ma anche per il medio periodo, sembra lecito scommettere su una tendenza rialzista del costo del denaro, e quindi, degli interessi da pagare sui mutui a tasso variabile. Per questo, per chi ha stipulato un mutuo variabile, o si appresta a farlo, senza un prodotto con il tetto massimo si rischiano poi in futuro delle brutte sorprese. Ad affermarlo è il CTCU, Centro Tutela Consumatori Utenti, nel sottolineare tra l’altro come le insidie sui mutui variabili non siano solo legate all’aumento sui mercati del tasso euribor, ma anche del tasso Bce; questo perché, nel corso dell’estate 2011 la Banca centrale europea, molto probabilmente, alzerà i tassi di interesse almeno di un altro quarto di punto percentuale. In tal caso, quindi, il tasso di riferimento nell’Eurozona passerebbe come minimo dall’attuale 1,25% all’1,50%.
Mutuo euribor a tre mesi sempre più caro
Il mutuo a tasso variabile, ed in particolare quello indicizzato al tasso euribor a tre mesi, è sempre più caro. In linea con le attese, infatti e purtroppo, l’euribor sta progressivamente salendo rendendo meno conveniente il mutuo sia per le nuove stipule, sia per i finanziamenti ipotecari in corso soggetti in tutto e per tutto ad un preoccupante caro-rata. Non a caso in questi ultimi giorni il tasso euribor con scadenza a tre mesi ha rotto la soglia psicologica dell’1,5%; trattasi del massimo valore da oltre due anni in linea con le “minacce” della Bce, la Banca centrale europea, di voler innalzare i tassi di interesse, probabilmente di un altro quarto di punto, nelle prossime settimane. Non aiutano inoltre le pressioni sui debiti sovrani ancora presenti in Eurolandia; c’è infatti un progressivo quanto persistente aumento del premio di rischio, ragion per cui sia i tassi attivi, sia quelli passivi, stanno conoscendo una fase rialzista come non si vedeva dal periodo pre-crisi.
Mutui: Isvap, polizze troppo care
L’Isvap denuncia ancora una volta i costi esagerati delle commissioni sulle polizze legate ai mutui; le commissioni arrivano fino al 79% stando alle rilevazioni a cura dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo, ed alle dichiarazioni fornite dal Presidente dell’Isvap, Giancarlo Giannini, nella conclusioni alla relazione annuale. Trattasi quindi di una cosa alquanto esagerata ed infatti il presidente dell’Isvap ha fatto presente l’impegno di arrivare ad una pronta soluzione del problema. Se tutto questo non arriverà si può parlare tranquillamente di una sconfitta per le famiglie e per tutti quelli che hanno bisogno di un mutuo. La polizza sul mutuo, lo ricordiamo, è un prodotto molto importante, in quanto protegge dai rischi di insolvenza per varie cause, ma il premio rientra tra i costi accessori del finanziamento ipotecario che, quindi, nel complesso, viene a costare molto di più se vengono applicate commissioni e provvigioni esagerate.
Mutuo euribor: meglio non abbassare la guardia
Dopo il rialzo di un quarto di punto, nello scorso mese di aprile, nei giorni scorsi la Bce, Banca centrale europea, ha deciso dopo la riunione del proprio consiglio direttivo di lasciare invariato il costo del denaro nell’Area Euro all’1,25%. Trattasi di una buona notizia per chi in questo momento sta pagando un mutuo indicizzato al tasso Bce o all’euribor, ma in ogni caso è bene non abbassare la guardia visto che una possibile nuova revisione al rialzo dei tassi di interesse, da parte della Banca centrale europea, per le prossime settimane, potrebbe solo essere rimandata. Tutto dipenderà dai prossimi dati ufficiali sull’andamento del carovita in Eurolandia; se la dinamica dei prezzi dovesse essere quella vista negli ultimi mesi, improntata al rialzo, allora un nuovo rialzo del costo del denaro potrebbe essere inevitabile.
Mutuo seconda casa per costruirsi una rendita
Chi in questo momento ha la possibilità di investire sul mattone, a lungo termine, può ottenere delle ottime rendite a fronte di rischi relativamente contenuti. Dai dati elaborati da Tecnocasa riguardanti l’anno 2010, si evidenzia come il rendimento annuo lordo di una casa nelle principali città italiane sia intorno al 3,8%, ma ci sono anche aree come quelle di Palermo e di Verona dove il rendimento s’aggira intorno al 4,7%; c’è anche da sottolineare che con l’introduzione della cedolare secca chi acquista una seconda casa, magari con un mutuo, e la mette a rendita, ovverosia in affitto, allora il rendimento sull’investimento può essere al netto ancora più elevato proprio per effetto del risparmio fiscale che si può ottenere e che, lo ricordiamo, tende ad aumentare proprio in proporzione al reddito da locazione dichiarato dal proprietario di case.
Mutui online e lavoro, un binomio inatteso
Dove, come e quando gli italiani, nel momento in cui decidono di comprare casa, vanno a caccia del mutuo più conveniente e congeniale? Ebbene, da un’interessante ricerca condotta da Mutui.it è emerso come il 56% degli italiani cerchi il mutuo giusto, effettuando i calcoli, e facendosi quattro conti, durante gli orari d’ufficio. Questo dato, in particolare, è emerso dalle rilevazioni sugli orari in corrispondenza dei quali vengono richiesti i preventivi di mutuo sul portale sopra citato; ma c’è anche un 30% di questi che il mutuo lo cerca a casa, fuori dall’orario di lavoro, dopo le ore 19. La maggioranza delle persone che cerca il mutuo durante le ore di lavoro lo fa anche e soprattutto perché durante gli orari d’ufficio si è più freschi mentalmente e, quindi, si ha tutta la lucidità necessaria per una scelta importante qual è quella di un finanziamento ipotecario che impegna il contraente per molti anni.
Mutui casa 2011: tendenza crescente delle erogazioni
Bankitalia ha rilevato, per la prima volta nel corso di questi ultimi due anni, un aumento per quanto riguarda l’erogazione dei mutui alle famiglie per l’acquisto della casa; nel 2010 c’è stato infatti un aumento del 12% rispetto al 2009, ma anche le richieste di mutuo sono in leggero aumento visto che nel 2010 s’è registrato un +3,4%. Il dato sembra crescere anche nel 2011 con un aumento del 4% atteso per i prossimi mesi. C’è anche un dato di fatto da non trascurare, ed è quello per cui circa l’80% dei mutui nel 2010 è stati erogato con la formula del tasso variabile; un altro elemento fondamentale è quello per cui sono raddoppiati i mutui cosiddetti con il “cap”, così come sono anche in crescita quei mutui che permettono di sospendere temporaneamente la rata mensile, o di aumentare la durata del mutuo senza dover pagare costi aggiuntivi o penali.
Mutui casa: cancellazione ipoteca gratis
Il Decreto Sviluppo ha introdotto importanti novità in materia di mutui, ed in particolare per i finanziamenti ipotecari non fondiari. Per questi prodotti finanziari, infatti, viene ripristinata la norma contenuta nei Decreti Bersani che permette di estinguere l’ipoteca sui mutui, il cui piano di ammortamento si è concluso con tutti i pagamenti previsti, in maniera semplificata e gratuita. A darne notizia è stato il CTCU, Centro Tutela Consumatori Utenti, sottolineando come di conseguenza la cancellazione dell’ipoteca sul mutuo torni gratis per tutti i tipi di finanziamenti ipotecari; ad oggi, infatti, solo sui mutui fondiari si aveva la certezza che a fine mutuo non si dovesse tornare dal notaio per cancellare l’ipoteca sulla casa e, quindi, assumendosi l’onere. Nelle scorse settimane proprio il CTCU, Centro Tutela Consumatori Utenti, aveva chiesto a gran voce di ripristinare per tutte le categorie di mutui ipotecari la procedura semplificata di cancellazione dell’ipoteca visto che altrimenti le famiglie si sarebbero dovuti assumere oneri anche fino a 700-800 euro per il notaio.
Mutuo ipotecario seconda casa: come sceglierlo
Quando rendono gli immobili? Ebbene, da una recente analisi di Tecnocasa, ristretta alle principali città italiane, è emerso che nel secondo semestre del 2010 il rendimento medio annuo lordo di un immobile è stato pari al 3,8%. Trattasi di un rendimento interessante se paragonato, ad esempio, a quello dei titoli di Stato a breve termine, e comunque, crisi o non crisi, nel complesso l’acquisto di una seconda casa con il fine di affittarla continua ad essere un’operazione interessante e comunque redditizia a fronte di un bene solido posseduto come quello immobiliare. Di certo chi acquista la seconda casa al giorno d’oggi non può pensare di conseguire dall’immobile posseduto un aumento del suo valore commerciale come ai tempi d’oro, quelli dal 2000 al 2006 per intenderci, ma comunque si ha una rendita garantita e certa, dall’affitto, che di questi tempi è tutto oro che cola.
Mutui online Findomestic
Con Findomestic, società leader in Italia nel credito al consumo, non è possibile richiedere solo prestiti, finanziamenti e carte di credito, ma anche mutui per la casa. Questo grazie ad uno specifico accordo di partnership siglato con BNL, Istituto di credito del Gruppo BNP Paribas. In particolare, si possono scegliere finanziamenti ipotecari per la casa con la formula del tasso fisso, oppure a tasso variabile; ma ci sono anche i mutui per surroga al fine di portare in BNL, attraverso la Findomestic, il finanziamento ipotecario in corso di pagamento presso altri istituti di credito. Il tutto fermo restando che Findomestic mette a disposizione del cliente un consulente al fine di indirizzarlo verso la soluzione di mutuo migliore e più conveniente.
Vendere casa con un mutuo in corso
La maggior parte delle persone che acquista la prima casa richiede il mutuo, ma a volte queste persone rivendono la casa per svariati motivi, con il mutuo ancora in corso; quindi, chi acquista la casa s’accolla anche il mutuo di chi vende la casa. Tutto questo è possibile ma a volte non sempre è conveniente. A metterlo in risalto è il Portale Mutui.it nel precisare al riguardo come questa sorta di giro di mutuo veda coinvolti ben tre soggetti: l’accollatario che è la banca che ha erogato il mutuo; l’accollato che è il venditore, e l’accollante che compra la casa compreso il mutuo. L’operazione permette di saltare tutte le pratiche ed i costi relativi al mutuo, ma ci sono comunque i finanziamenti ipotecari che sono a tasso variabile e che possono dare delle sgradite sorprese proprio a carico dell’accollante.
Mutui casa: durata e importo rata, un scelta di compromesso
Da una ricerca effettuata dal portale di annunci immobiliari online Idealista.it, è stato rilevato un aumento della durata del mutuo negli ultimi 6 anni. La scadenza media si è infatti allungata di ben 4 anni anche perché nel frattempo le famiglie rispetto a scadenze fino a 30 anni, quelle classiche, hanno stipulato anche mutui a lungo termine proposti da alcune banche anche fino a 50 anni. In base alla durata del mutuo cambia sia l’importo della rata, che tende a scendere all’aumentare, sia degli interessi da pagare che invece aumentano. Insomma si paga di meno mese dopo mese, rispetto ad un mutuo a breve termine, ma la spesa per interessi lievita. Questa è una scelta obbligata per le famiglie a reddito fisso e comunque per chi non può permettersi di rimborsare rate mensili troppo elevate.
Mutui Credem da 5 a 30 anni
Da 5 a 30 anni con periodicità della rata che si può scegliere con la cadenza classica, ovverosia mensile, ma anche con pagamenti ogni tre mesi oppure ogni sei mesi. Sono queste alcune delle principali caratteristiche dei mutui del Credem, il Gruppo bancario Credito Emiliano, non solo per l’acquisto della casa, ma anche per costruzione di immobili, lavori di ristrutturazione o surroga, ovverosia per portare in Credem un mutuo in corso di pagamento presso altri istituti di credito. Il notaio con i mutui del Credem, inoltre, è a scelta del cliente così come per le operazioni di surroga, così come dispone attualmente la Legge vigente, i costi notarili sono tutti a carico del Gruppo bancario Credito Emiliano.