C’è stato un calo, anno su anno, delle compravendite immobiliari in Italia. A rilevarlo è stato l’Istat, Istituto Nazionale di Statistica che, nello specifico, ha fatto presente come nel 2010 ci siano state complessivamente numero 817.963 compravendite di unità immobiliari con un calo dello 0,5% rispetto anno precedente. La dinamica 2010 delle compravendite immobiliari è stata a due facce, con una buona tenuta nel primo semestre, e poi evidenti segnali di rallentamento e di flessione nel terzo e nel quarto trimestre; in particolare, nel Q4 2010 le compravendite si sono attestate a quota 231.162 con un calo del 3,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I dati relativi alle compravendite immobiliari fanno il paio con le recenti rilevazioni sui mutui ipotecari che, per l’acquisto di nuove case, hanno fatto registrare una flessione; il mercato dei mutui, di più rispetto allo scorso anno e, in generale, ai mesi scorsi, rimane infatti sostenuto delle surroghe, ovverosia dalle operazioni di rifinanziamento su mutui che sono già in corso di pagamento.
Istat
Mutui: Istat, aggiornamento terzo trimestre 2010
Nel terzo trimestre dello scorso anno in Italia, in base ai dati sugli atti notarili, sono stati stipulati complessivamente 171.689 mutui, con un calo dell’1,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ovverosia rispetto al terzo trimestre del 2009. A rilevarlo con un Rapporto è stato l’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, precisando al riguardo come su un totale di 171.689 mutui stipulati, il 59,4%, pari a 101.973, siano stati stipulati attraverso la costituzione di ipoteca immobiliare; il restante 40,6%, invece, pari a 69.716 mutui, è stato stipulato senza la costituzione di ipoteca immobiliare. A fronte di un calo complessivo dell’1,9%, come sopra indicato, i mutui con ipoteca sono scesi in termini numerici dell’1,7%, mentre quelli non garantiti dall’ipoteca immobiliare sono calati del 2,2%. L’Istat ha inoltre fornito i dati sui primi nove mesi del 2010, caratterizzati da 561.922 mutui stipulati rispetto ai 535.473 stipulati nel periodo gennaio-settembre 2010; quindi, il saldo, anno su anno, è positivo con una crescita pari al 4,9%.
Istat: cresce la disuguaglianza economica tra Nord e Sud, non ne risente il mutuo
Nel 2009, il 15,2% delle famiglie italiane ha presentato tre o più sintomi di disagio economico tra quelli previsti dall’indicatore sintetico definito dall’Eurostat. Lo rileva l’Istat. Questo valore non presenta variazioni statisticamente significative rispetto all’anno precedente e si conferma molto più elevato tra le famiglie con cinque componenti o più (25,8%), residenti nel Mezzogiorno (25,1) e tra le famiglie con tre o più minori (27,1).
Il quadro offerto dagli indicatori di deprivazione e di difficoltà economica si presenta sostanzialmente immutato rispetto all’anno precedente, quando era significativamente peggiorato rispetto al 2007 (anno in cui a soffrire di tre o più sintomi di disagio era stato il 14,8% delle famiglie, contro il 15,8% del 2008), anche se crescono le famiglie che non potrebbero far fronte a spese impreviste di 750 euro (dal 32% al 33,3% in media), quelle che sono state in arretrato con debiti diversi dal mutuo (dal 10,5 al 14 di quelle che hanno debiti) e quelle che si sono indebitate (dal 14,8 al 16,5%).
La crisi economica, che ha pesantemente caratterizzato il 2009, ha colpito in larga maggioranza le famiglie che si trovavano in condizioni di deprivazione materiale già nel 2008. Inoltre, la caduta dell’occupazione ha riguardato soprattutto i figli, celibi e nubili, che vivono nella famiglia di origine, mentre i genitori hanno potuto contare su un ricorso massiccio alla cassa integrazione, evitando che l’impatto della crisi sulla situazione economica delle famiglie fosse ancora più dirompente e determinasse un aumento dell’indicatore di deprivazione.
Comprare casa con un mutuo: i tassi di interesse aiutano
Non tutte le crisi vengono per nuocere se si considera che con il crollo dei tassi di interesse, a causa della recessione, acquistare la casa con un mutuo spesso per molte famiglie, che sono riuscite a tenersi stretti i risparmi anche durante la tempesta finanziaria, da un sogno si è trasformato in realtà. Dopo il ridimensionamento dei prezzi delle case in Italia, seppur con ribassi medi meno ampi rispetto a Paesi come gli Stati Uniti e l’Inghilterra, oramai da parecchi trimestri il mercato dei mutui ipotecari mostra segnali incoraggianti di vitalità, così come ad andar bene sono anche le compravendite. Gli ultimissimi dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), riferiti al secondo trimestre del corrente anno, infatti, indicano che in Italia le compravendite hanno fatto registrare una aumento del 2,2% grazie soprattutto e solo proprio alle transazioni immobiliari di case ad uso residenziale, mentre rimane in discesa il trend delle compravendite per quel che riguarda gli immobili ad uso produttivo.
Mutui e ipoteche immobiliari nel primo trimestre 2010

Famiglie: un terzo della spesa é per il mutuo
Nel 2009 gli italiani hanno dovuto rinunciare alle spese folli. Lo attesta l’Istat che ha pubblicato uno studio ad hoc sui consumi: la spesa mensile delle famiglie italiane e’ scesa dell’1,7%, tanto da rinunciare alla qualità. nel carrello della spesa infatti gli italiani hanno comprato meno cibo e di minore qualita’. Il valore del calo si attestato al 3%, pari a 461 euro in meno rispetto al 2008. Il mutuo infatti grava sulle famiglie italiane: il mutuo per quasi 3 milioni di famiglie rappresenta una spesa pari, in media, a 510 euro al mese. Le famiglie in affitto risultano essere il 17,1%, dato immodificato rispetto al 2008, con una spesa media effettiva per l’affitto pari a 372 euro. Il 74% delle famiglie vive in abitazione di proprietà e di queste il 15,9% ha un mutuo da pagare pari a circa 510€ al mese (465€ nel 2008).
Istat: nel 2009 diminuiscono le vendite di immobili
La crisi sta mettendo a dura prova il settore delle vendite immobiliari: nel quarto trimestre 2009 le compravendite di immobili in totale si riducono in misura significativa nel Nord-ovest e nel Nord-est (rispettivamente -7,0 e -4,9 per cento). Variazione meno accentuata nel Centro e nel Sud (rispettivamente -1,0 per cento e -0,9 per cento). Nelle isole invece si registra addiritttura un aumento: le isole registrano una variazione tendenziale positiva con un aumento del 2,0 per cento. La rilevazione dell’Istat ha preso in esame anche il mercato dei mutui, caratterizzato da un calo complessivo annuo del 2,7%. Nel 2009 sono stati stipulati quasi 760mila mutui, fra ipotecari e non ipotecari.