Oggi occorre analizzare insieme alcuni suggerimenti sulle migliori piattaforme per trovare mutui. Confrontare le offerte di mutui può essere un’impresa complessa e dispendiosa in termini di tempo. Le piattaforme online semplificano notevolmente questo processo, permettendoti tante cose.
mutui
Cosa sono i mutui più convenienti?
In tanti ancora oggi brancolano nel buio quando viene chiesto loro cosa e quali siano i mutui più convenienti. In un contesto simile, infatti, orientarsi non è così semplice, al punto da dover valutare con attenzione alcune mosse da fare in un secondo momento.
I possibili scenari per i mutui del futuro qui in Italia
I possibili scenari per i mutui del futuro qui in Italia vanno analizzati con grande attenzione. Premesso che parliamo solo di previsioni e non di certezze, sono molteplici le potenziali situazioni verso cui potremmo andare incontro. Un contesto nel quale occorre fare molta attenzione, visto che parliamo di un contesto mutevole nel quale le cose possono cambiare molto rapidamente.
Come potrebbero cambiare i mutui in Italia nel 2025
Interessante provare a capire come evolveranno i mutui in Italia nel 2025. Prevedere il futuro del mercato dei mutui è sempre un’impresa ardua, ma analizzando i trend attuali e le possibili evoluzioni economiche, possiamo tracciare alcuni scenari per il 2025.
Mutui Under 36: sogno casa a portata di mano?
La questione relativa ai mutui under 36 è abbastanza articolata e, per forza di cose, richiede un approfondimento extra per essere approcciata nel modo giusto da coloro che guardano con attenzione verso questo mondo. Acquista la tua prima casa con un mutuo agevolato se hai meno di 36 anni! Il decreto Sostegni bis ha introdotto nuove agevolazioni per facilitare l’accesso al credito per i giovani, con requisiti semplificati e vantaggi fiscali. Vediamo insieme come funziona.
Previsioni sui tassi dei mutui per fine 2024: tra incertezza e spiragli di ribasso
Occorre focalizzarsi oggi sulle previsioni riguardanti i tassi dei mutui entro fine 2024. Prevedere l’andamento dei tassi dei mutui a fine 2024 è un’impresa ardua, dato il panorama economico attuale ricco di incertezze. Tuttavia, analizzando i dati attuali e le previsioni degli esperti, possiamo delineare alcuni scenari possibili.
Tassi mutui diminuiscono, tornano ad aumentare le richieste
Sembra proprio che finalmente i tassi mutui abbiano preso una strada ben precisa, ovvero quella del ribasso, anche se chiaramente si attendono delle novità effettivi e non solo potenziali. Il mercato, però, sta cominciando ad anticipare l’allentamento della stretta sui mutui operata dalla Banca Centrale Europea. In realtà, infatti, la Bce dovrebbe diminuire i tassi di interesse sui mutui a partire solamente dal mese di giugno o, al più tardi, durante la prossima estate.
D’altro canto, le prime indicazioni in tal senso erano già arrivate da qualche mese, ma adesso sembra proprio che la via sia stata tracciata. Stando a quanto è stato rivelato dall’ultimo bollettino mensile che è stato pubblicato da parte dell’ABI, durante il mese di febbraio il tasso di interesse medio in riferimento ai prestiti si è mantenuto sugli stessi livelli del mese di gennaio, ovvero intorno al 4,78%. Tutto questo, tenendo conto ovviamente dello stock che include anche i prestiti preesistenti e non solamente quelli che sono stati erogati come nuovi.
Insomma, anche chi non ha grande esperienza in tal senso, sa perfettamente come questo si può considerare come un vero e proprio segnale di stabilizzazione. Insomma, si tratta dell’ennesima conferma della diminuzione che si sta registrando, tenendo conto, tra le altre cose, che fino ad ora il trend era sempre dato in aumento. Infatti, sono andati a scadenza i prestiti dell’epoca in cui i tassi erano arrivati praticamente vicino allo zero, con la sottoscrizione di una nuova tornata di finanziamenti con tassi decisamente più alti e imponenti.
Tenendo conto solo ed esclusivamente dei prestiti che sono stati erogati alle famiglie durante lo scorso mese di febbraio per provvedere all’acquisto di una casa, il tasso medio che è stato registrato si aggira intorno al 3,98%. Dando uno sguardo alle statistiche, si tratta di un valore sotto di ben otto punti base rispetto a quello che è stato registrato durante il mese di gennaio. Non solo, dato che è in calo anche dello 0,5% in confronto al mese di dicembre dello scorso anno.
La discesa arriva addirittura a superare il mezzo punto percentuale facendo un raffronto con il mese di novembre. Insomma, ormai non ha più alcun senso parlare solamente di un momento di calo, quanto piuttosto di una vera e propria tendenza che si sta delineando in maniera piuttosto netta e che tenderà a rafforzarsi nel corso dei prossimi mesi, soprattutto in corrispondenza dell’estate.
Mutui in Italia a settembre 2023: tra rialzi e segnali di stabilizzazione
A settembre 2023, i tassi dei mutui in Italia continuano a rialzarsi, seppur con una frenata rispetto ai mesi precedenti. Il tasso medio di un mutuo a tasso fisso è di circa il 3,5%, mentre quello di un mutuo a tasso variabile è di circa il 4,5%.
Questa tendenza è dovuta all’aumento dei tassi d’interesse da parte della Banca centrale europea (BCE), che ha deciso di alzare i tassi di 25 punti base per contrastare l’inflazione.
Nonostante i rialzi, il mercato dei mutui in Italia resta vivace. A settembre, sono stati erogati oltre 10 miliardi di euro di nuovi mutui, in aumento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Bce, i mutui viaggiano con aumenti da record
Un orizzonte indubbiamente molto preoccupante, dal momento che le continue notizie, poi confermate, di aumenti dei tassi dei mutui non fanno di sicuro ben sperare le famiglie italiane che devono avere a che fare con il pagamento delle rate di un mutuo.
La politica monetaria dell’UE si sta facendo sempre più stringente ed è questo il principale motivo per cui si stanno facendo notare diverse conseguenze sia sui tassi di interesse che sui finanziamenti. In poche parole, è piuttosto facile intuire come i consumatori debbano ormai farsi trovare pronti di fronte ai nuovi aumenti che sono all’orizzonte.
Una situazione piuttosto preoccupante, come si può evincere dal bollettino usuale che è stato rilasciato dalla Bce. Quest’ultimo documento, infatti, ha volutamente evidenziato come, nel corso del mese di aprile 2023, i tassi sui prestiti hanno toccato il livello più alto da un decennio a questa parte, raggiungendo il 4.4% per quanto riguarda i prestiti nei confronti delle imprese e il 3.4% in riferimento ai mutui ipotecari.
La Banca Centrale Europea ha messo in evidenza come proseguirà nel combattere l’inflazione, anche se fino ad ora a farne le spese di questa politica sono state più che altro le famiglie che devono affrontare il pagamento di un mutuo. Il Consiglio Europeo ha già diffuso una notizia per cui bisogna considerare i rischi legati a una crescita economica che per il momento, nonostante tutte le promesse, è nel bel mezzo di un vero e proprio caos.
Sospensione mutuo: ecco le ultime decisioni prese dal Governo
Proviamo a dare un’occhiata a tutte le novità che si riferiscono a quanti hanno sottoscritto un contratto di mutuo per poter comprare una nuova casa. Il Governo, tramite la legge di Bilancio, ha dato le prime indicazioni importanti. Ad esempio, è arrivata la proroga per il fondo Gasparrini fino ad arrivare a una data ben precisa, ovvero il 31 dicembre di quest’anno.
Mutuo: come si calcola l’importo massimo da poter richiedere
Una delle principali domande che si fanno tantissime persone nel momento in cui hanno intenzione di fare richiesta per un mutuo è ovviamente quella relativa all’importo massimo a cui si può puntare. In poche parole, qual’è l’importo di denaro che si può effettivamente chiedere alle banche.
Mutui italiani, tassi più favorevoli in queste città rispetto a dieci anni fa
Proviamo a scoprire insieme quali sono le città italiane che presentano il mutuo più vantaggioso in confronto a una decina di anni fa. Nel corso degli ultimi dieci anni, i ribassi dei prezzi immobiliari, ma pure l’andamento dei tassi riguardanti i mutui hanno portato a un notevole risparmio per tutti coloro che scelgono di comprare una casa.
#ORAPUOI acquistare casa a condizioni vantaggiose
Acquistare casa a condizioni vantaggiose? Oggi si può, grazie a #ORAPUOI, il progetto di Unipol Banca dedicato a tutti coloro che sognano di acquistare un immobile.
Quando si decide di acquistare casa, ci sono molti ostacoli da superare e quello più grande è sicuramente ottenere, un mutuo che finanzia fino al 100% il valore dell’immobile. Nella maggior parte dei casi, infatti, si riesce a ottenere un mutuo che finanzia solo l’80% della cifra necessaria, così quando si decide di fare questo tipo di investimento, è necessario avere da parte dei soldi per coprire il restante 20%.
Con #ORAPUOI, invece, tutto questo non accade. Unipol Banca infatti dà la possibilità di accedere a un mutuo che copra fino al 100% del valore dell’immobile. Un’opportunità non da poco dunque e che può fare davvero la differenza nel momento in cui si decide di compiere un passo così importante. Il Progetto #ORAPUOI prevede anche tanti altri vantaggi che consentiranno di risparmiare anche nel lungo periodo:
- vantaggioso spread all’1,25% (non derogabile)
- istruttoria gratuita
- gestione amministrativa della pratica gratuita
- invio comunicazioni gratuito
L’offerta, decisamente vantaggiosa, è pensata per i privati consumatori maggiorenni e residenti in Italia che desiderino acquistare un’immobile a prezzo di costo nei tanti cantieri convenzionati con Unipol Banca.
Attualmente sono diciassette le province aderenti al progetto: Trento, Milano, Brescia, Padova, Savona, Bologna, Ravenna, Forlì, Firenze, Pisa, Terni, Roma, Frosinone, Sassari, Nuoro, L’Aquila e Grosseto.
Per avere maggiori informazioni su #ORAPUOI, consultate il sito www.orapuoiunipolbanca.it o rivolgetevi a una delle tante filiali Unipol Banca presenti sul territorio nazionale.
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale.
Operazione soggetta a valutazione del merito creditizio, riservata agli appartamenti in vendita nei cantieri edili aderenti all’iniziativa ORAPUOI e disponibili su www.orapuoiunipolbanca.it. Per l’elenco completo delle condizioni economiche e contrattuali del finanziamento leggere le Informazioni Generali sul Credito Immobiliare Offerto a Consumatori per il prodotto “MUTUO IPOTECARIO ORAPUOI Tasso Variabile” disponibile sul sito www.unipolbanca.it e presso le filiali della Banca aperte al pubblico. L’operazione prevede il rilascio di ipoteca a favore della banca a garanzia del finanziamento.
QUANTO PUÒ COSTARE IL MUTUO
Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG) 1,42% riferito ad un finanziamento di € 170.000,00 e durata 240 mesi, erogato in data 01/12/2016, con rate mensili variabili mensilmente, calcolato nell’ipotesi di tasso immutato rispetto a quello iniziale per tutta la durata del contratto e di applicazione dell’imposta sostitutiva dello 0,25% pari a € 425,00. Tasso di interesse nominale annuo 1,25% pari alla rilevazione dell’euribor a 3 mesi, pubblicata il giorno della stipula da “Il Sole 24 Ore” (colonna 365), arrotondata ai 5 centesimi superiori (-0,30% in vigore per il mese di dicembre 2016) maggiorato dello spread di 1,25% e con applicazione del tasso minimo di contratto pari a 1,25%. Commissioni di istruttoria € 0,00 – commissioni di incasso rata € 7,00 (importo massimo previsto dal prodotto) – spesa mensile gestione amministrativa pratica € 0,00 – invio comunicazioni € 0,00. Importo rata mensile: € 807,93 (comprensivo di commissioni incasso rata e gestione amministrativa pratica). Spese perizia immobile € 125,66* – Polizza incendio e scoppio di € 644,00*. Importo totale dovuto dal consumatore: € 195.095,85.
*Costi stimati sulla base dei prezzi medi vigenti sul mercato.
Oltre al TAEG possono esserci altri costi, quali le spese per il notaio e l’iscrizione dell’ipoteca ed eventuali penali. Per i mutui a tasso variabile il TAEG ha un valore meramente indicativo, in quanto può subire variazioni determinate dall’andamento del parametro di indicizzazione.
Mutui, l’incantesimo si è rotto
A seguito di 35 mesi di rialzo ininterrotto, le richieste di mutui ipotecari sono scese su base annua dell’1,7%, meno del -4,6% accusato a giugno.