I tassi ai minimi rappresentano senza ombra di dubbio un’agevolazione importante al fine di ristrutturare la propria casa. Complice la conferma fino al 31 dicembre prossimo degli incentivi sugli interventi domestici.
I tassi ai minimi rappresentano senza ombra di dubbio un’agevolazione importante al fine di ristrutturare la propria casa. Complice la conferma fino al 31 dicembre prossimo degli incentivi sugli interventi domestici.
Successivamente alle recenti indagini che hanno spiegato come ottenere un mutuo o un prestito nel caso in cui si sia siglato un contratto con la recente normativa, alcune banche hanno deciso di applicare ai lavoratori assunti con contratto indeterminato a tutele crescenti previsto dal Jobs Act gli stessi criteri di valutazione nel merito creditizio che venivano utilizzati per i lavoratori con il vecchio contratto a tempo indeterminato.
Si può parlare sempre di più a ragion veduta di ripresa del mercato immobiliare. Durante il terzo trimestre dello scorso anno è ripresa la crescita con le compravendite in rialzno del 3,7% su base annua.
Sono moltissimi a ritenere che, malgrado la recessione che sta colpendo le famiglie italiane, sia il momento migliore per acquistare una casa.
In Italia acquistare casa con il mutuo costa molto di più che nel resto d’Europa: nel mese di maggio del 2014 il tasso medio d’interesse sui prestiti per poter acquistare abitazioni era pari al 3,07%, cioè 36 punti base in più in confronto al 2,71% dell’Eurozona. Si registra inoltre un’ulteriore sperequazione fra le Regioni, e nel dettaglio ad essere le più penalizzate sono le famiglie sarde: nell’isola il tasso medio di interesse ha toccato nel mese di dicembre 2013 addirittura il 4,12%.
Segnali di difficoltà giungono dal calo dello stock di mutui per l’acquisto di abitazioni che sono stati erogati alle famiglie: nel mese di maggio 2014 l’ammontare totale risulta essere pari a 360,1 miliardi, in calo dell’1,1% in confronto al 2013.
> Quali sono i mutui a tasso misto indicizzato Euribor
Sono i dati resi noti dalla Confartigianato, che mette in luce anche un altro problema: in 2 anni le tasse sugli immobili sono aumentate del 107,2% nel passaggio da Ici a Imu. E con l’introduzione della Tasi, la nuova tassa sui servizi indivisibili, le cose potrebbero ulteriormente peggiorare. In effetti, l’applicazione del nuovo tributo ad aliquota base non farebbe altro che far aumentare il prelievo fiscale del 12%, mentre se venisse applicata l’aliquota del 2,5 per mille la tassazione sull’abitazione principale sarebbe destinata ad aumentare addirittura del 60% rispetto al 2013.
Qualche miglioria si intravede nella tendenza delle compravendite immobiliari che nel primo trimestre del 2014, per la prima volta dopo 8 trimestri consecutivi di discesa, sono aumentate dell’1,6% rispetto a marzo 2013. Ma questo è accaduto soltanto per il forte calo del prezzo delle abitazioni (-5,3%).
Oggi comprare una casa è quanto meno audace perché per via del credit crunch è sempre più complicato ottenere dei prestiti convenienti e quando anche si spunta un mutuo al proprio istituto di credito, i tassi non sono del tutto competitivi.
Comprare una casa, quindi, è certamente un’impresa, figurarsi comprare una seconda casa, l’abitazione delle vacanze. Chi negli anni passati ha fatto questo passo, pensando d’investire nel futuro e nel risparmio sui costi dei viaggi di piacere, adesso si trova sommerso dalle tasse.
Il fisco non allenta la presa sui cittadini che hanno più di una casa e la denuncia arriva addirittura dalla Fimaa e dal suo Osservatorio sul Mercato Immobiliare Turistico. I prezzi delle seconde case, dicono i ricercatori, sono diminuiti e sono cresciuti parallelamente gli sconti applicati per questi acquisti.
> Quando è opportuno rinegoziare il mutuo con la banca
Le compravendite e gli affitti delle case in 280 località turistiche di mare e montagna finite nell’indagine di Fimaa e Nomisma, complessivamente, fanno registrare un saldo negativo ma se nel 2013 si parlava di una flessione del 26,7%, nel 2014 il saldo negativo è più contenuto e pari al -9,5%. I mutui collegati alle seconde case sono diminuiti in rapporto al 2006, anno in cui la crisi non era ancora scoppiata. Le banche da allora hanno concesso soltanto un terzo dei finanziamenti concessi nel periodo pre crisi. I prezzi sono calati a livello nazionale e regionale anche in ragione della riduzione della capacità di spesa degli italiani.
Le famiglie, adesso cercano addirittura di liberarsi dell’eccessivo carico fiscale legato alla seconda casa, ma si reclama un intervento deciso a livello governativo per fare in modo che il sistema di prelievo fiscale sugli immobili sia calmierato, disambiguando le aree grigie ancora presenti nel nostro territorio.
Per i cittadini che volessero comunque acquistare la casa per le vacanze, si suggerisce di non accendere un nuovo mutuo diverso da quello legato all’abitazione principale (se si ha un mutuo) e di non propendere per il prestito, si consiglia invece di rinegoziare il mutuo originario scegliendo soluzioni a tassi più convenienti, oppure optando per la formula mutuo (per l’abitazione principale) + liquidità (per l’acquisto della seconda casa).
Seguitano a scendere i tassi dei mutui mentre aumentano le richieste, e le surroghe e, stando all’Abi, sta anche per giungere una nuova iniziativa: è il Fondo di garanzia per la casa, novità garantita dallo Stato, che accorda garanzie fino al 50% della quota capitale dei mutui erogati per l’acquisto o la ristrutturazione per il miglioramento dell’efficienza energetica degli immobili destinati ad abitazione principale.
Il Fondo, che avvantaggerà innanzitutto le giovani coppie, coprirebbe il triennio 2014-2016 con un plafond pari a 600 milioni di euro. Intanto come spiega l’ad di MutuiSupermarket.it Rossini, si sta verificando un ritorno al tasso fisso. I migliori mutui a tasso fisso sono arrivati al 4,5%, nonostante la convenienza del variabile. Il mutuo a tasso fisso, pur avendo rate un po’ più alte, piace agli italiani poiché non soggetto a variazioni e oscillazioni del mercato, come l’andamento dei mutui a tasso variabile.
> Come orientarsi tra le offerte di mutuo tasso fisso e variabile
Tra i migliori mutui c’è Mutuo pratico a tasso variabile di Deustche Bank che prevede un tasso del 2,61%; Mutuo variabile di Bnl Gruppo Bnp Pariba,s che ha un tasso del 2,60%; e infine Muto Variabile di Che Banca!, che prevede un tasso del 2,71%.
Si registrano movimenti certamente incoraggianti e di ripresa nel mercato immobiliare e, stando agli ultimi dati Abi, nei primi 4 mesi dell’anno, le nuove erogazioni di mutui per l’acquisto di immobili sono aumentate del 26,5% rispetto allo stesso periodo del 2013 quando registrarono un calo annuo del 14,7%. Dagli ultimi dati di maggio emergono “sia segnali di luce sia segnali di ombra che mostrano che probabilmente stiamo attraversando il punto di svolta dell’andamento economico. Assistiamo insomma a qualche elemento di inversione, mentre prima eravamo in totale assenza di luce”.
> L’indagine dell’antitrust sui mutui con “floor”
E le prospettive sembrano essere piuttosto buone, specialmente dopo l’ultimo taglio dei tassi deciso dalla Bce. Ma bisogna fare attenzione, perchè stando agli esperti, ad essere agevolati e ad avere le migliori condizioni, sono principalmente coloro che riescono ad acquistare una casa pagando il 50% circa del valore dell’immobile. La rimanenza del finanziamento per loro infatti è sicuramente vantaggioso. Rimane, in ogni caso, il mutuo a tasso variabile sempre il più conveniente.
E tra le migliori offerte disponibili per questo mese di luglio, per un immobile del valore di 150.000 euro e un importo richiesto di 100.000 da estinguere in 30 anni, c’è Mutuo pratico a tasso variabile di Deustche Bank che presume una rata mensile di 400,65 euro con un tasso del 2,61%; c’è il Mutuo variabile di Bnl Gruppo Bnp Paribas che presume una rata mensile di 400,23 euro con un tasso del 2,60%; e Mutuo Variabile di Che Banca! che presume il pagamento di una rata mensile di 404,02 euro con un tasso del 2,71%.
Scendono i tassi di interesse sui mutui, ed è proprio in questo contesto, e in base ai nuovi andamenti che si sta registrando, che sempre più spesso i mutuari sono spinti a procedere a surrogare il proprio mutuo, ossia a decidere di cambiare banca per ottenere un’offerta di mutuo migliore.
> Con lo spread in discesa, conviene rinegoziare il mutuo
Tale operazione prende il nome di surroga, e dà la possibilità di sostituire il mutuo spostandolo dalla propria banca ad un’altra che offre proposte a condizioni migliori per tasso o durata. Per accedere alla surroga, il mutuatario, deve chiedere in forma scritta alla nuova banca di acquisire dalla precedente la somma che resta da pagare e dopo aver fatto questo si procederà alla formalizzazione del nuovo contratto presso la nuova banca alla presenza di un notaio che attesterà la sottoscrizione della surroga. Naturalmente prima di procedere a questa operazione, è bene confrontare le offerte eventualmente disponibili, confrontarle e scegliere la migliore in base alle proprie esigenze.
> In ripresa i mutui, a tasso variabile. Le migliori proposte di maggio
Secondo un’indagine fatta da MutuiOnline, ad aprile si è di nuovo puntato sul tasso fisso, per cui ci sono proposte il cui tasso si attesta anche sotto il 5% sui 20 anni, ma secondo quanto spiegato da Roberto Anedda, direttore marketing di MutuiOnline, “La maggior parte chiede il variabile, sia per le nuove erogazioni che per la sostituzione. Il motivo è semplice: i tassi non accennano a risalire e con le ulteriori mosse che la Banca centrale europea (Bce) potrebbe adottare già dalla prossima riunione di giugno resteranno vicino allo zero ancora probabilmente a lungo”.
In tema di mutuo per la casa, per coloro che hanno intenzione di fare il grande passo di acquistare una nuova casa, è molto importante valutare quali sono tutte le possibili alternative in materia di prestiti o finanziamenti per l’acquisto. In tale contesto arriva la una nuova proposta da parte di Deutsche Bank che offre uno spread a 2,60%
Il Governo ha varato un plafond a favore dell’erogazione di prestiti e finanziamenti ai quali potranno accedere le giovani coppie e famiglie numerose. Vediamo le caratteristiche.
Per coloro che stanno pensando di accendere un finanziamento con la propria banca, il quesito che ci si pone è se sia più vantaggioso scegliere un mutuo a tasso fisso oppure variabile.
Chi si appresta a comprare la prima casa ma incontra forti complicazioni con gli istituti di credito che non accordano il mutuo a causa delle poche garanzie a disposizione, può scegliere di aderire al Fondo di solidarietà per l’accensione del mutuo. Il Fondo di solidarietà, inoltre, può essere richiesto anche da coloro che vogliono interrompere le rate del mutuo.
La scelta consapevole del giusto finanziamento e la valutazione delle migliori offerte permettono di accedere al finanziamento per l’acquisto della prima casa, alle migliori condizioni di mercato. Vediamo l’offerta di IWbank.