Mutuo Last Minute di Banco Popolare: affrettatevi!

Mutuo a tasso fisso, finanziamento a tasso variabile… Sono questi i dilemmi che attanagliano molte famiglie italiane, specie quelle di più recente costituzione, in questo (quasi) post-crisi che ha riscritto parecchie delle certezze che si potevano avere in passato. Gli analisti sono concordi nell’osservare che, se solo sei mesi or sono sarebbe stato di gran lunga preferibile richiedere un mutuo a tasso variabile per approfittare del crollo del tasso Euribor (rispetto al quale il tasso variabile viene calcolato), oggi conviene affidarsi al fisso in virtù del fatto che il tasso IRS (di riferimento) è ai minimi mentre il concorrente sta tornando ad alzare la testa, e se nel primo caso la situazione è sostanzialmente prevedibile nel secondo non si potrà mai sapere quanto in alto possa arrivare il tasso variabile.

Mutui Tasso Fisso, si muovono le banche

Quando studiavo storia alle superiori, ricordo il mio professore asserire che un quotidiano di opposizione (il riferimento era al Corriere della Sera di Albertini, primi del Novecento) è un quotidiano destinato ad una sorte fortunata ed a venere numerose copie, ossia a fare successo. Riferisco di questo assunto qui, parlando di mutui, perché mi sembra che questa sia anche la strategia messa in campo da alcuni grandi gruppi bancari in questo frangente di crisi e confusione, alla faccia di chi invece ha deciso di cavalcare l’onda lunga delle richieste provenienti dal mercato. La presunzione, mia così come – credo – anche di questi istituti, è che andare in controtendenza adesso possa far partire in vantaggio più in là, con il non secondario privilegio di disporre di un portafogli decisamente meno “a rischio” rispetto a quelli di cui si sta dotando la concorrenza.

Mutui: il Tasso Fisso torna di moda, IRS ai minimi storici

Euribor in salita, IRS in lenta quanto costante discesa: in un’economia mai – come adesso – così pazza e difficilmente prevedibile, non è semplice neppure tener dietro ai trend che riguardano i mutui. Quello che non tutti, se non i più onesti, operatori di sportello bancario vi diranno, è che di questi tempi conviene sottoscrivere un investimento, anzi andando più nello specifico un mutuo, a tasso fisso, anche nonostante a inizio Primavera 2010 (quindi solo 6 mesi or sono) fosse invece molto più conveniente affidarsi al risparmio garantito dal tasso variabile cui, al massimo, si sarebbe dovuta aggiungere la tutela di un “Cap”, ossia un tetto massimo di interesse che generalmente si attesta attorno al 5,50%.

Mutuo Fisso 5 (o 10) Rinegoziabile di Woolwich: contro il pensiero dominante…

Non è detto che il mainstream, ossia il “pensiero dominante”, sia anche l’unico praticabile, quello più corretto e degno di essere preso in considerazione. Pensiamo, ad esempio, al nazismo, un’ideologia che sulla scia di un odio viscerale è stata capace di coagulare gli sforzi di un’intera grande nazione portandola verso il baratro di un disastro sanguinoso e devastante. Potremmo citare altri “–ismi”, ossia ideologie dominanti ma anche portatrici di alcuni (più o meno gravi) lati oscuri che le hanno trascinate alla rovina, invece entriamo nell’argomento annotando che – per parallelismo – non è detto che la corsa al tasso variabile nel settore dei mutui per l’acquisto di abitazioni sia anche l’unica e la migliore delle strade praticabili.

Mutuo: tasso fisso o variabile?

Lo abbiamo detto più volte, ma non abbiamo paura di ripeterlo: scegliere il mutuo è una faccenda terribilmente seria. Al punto che riteniamo corretto mettervi in guardia dal primo profeta che incontrerete sul vostro cammino, generalmente indossando la giacca e la cravatta dell’impiegato di banca: vi parlerà di un mondo fantastico, magari sarà pure così onesto da mettervi in guardia rispetto ai rischi collegati a questa particolare forma d’investimento, però vi consigliamo di prendere appunti e passare a un secondo profeta, a un secondo istituto, ad una nuova “confessione” bancaria, se non altro per sapere come funziona la concorrenza in quel particolare tipo di mercato. Se poi il preferito sarà ancora il primo prodotto, non esitate a sottoscriverlo. Ma prima valutate almeno un buon numero di ipotesi.