Mutuo Semplisio Casa della BP Mezzogiorno

Per stipulare un mutuo per la casa, potendo avere la garanzia di proteggersi dagli eccessivi rialzi del costo del denaro sui mercati, la Banca Popolare del Mezzogiorno ha ideato e lanciato sul mercato “Semplisio Casa”, il finanziamento ipotecario semplice, conveniente e trasparente che associa ai vantaggi del tasso variabile quelli del tetto massimo al tasso. Semplisio Casa, stipulabile con una durata fino a 30 anni, può così permettere di stipulare un finanziamento ipotecario con una rata bassa e sostenibile. Sono due, in particolare, le due versioni di “Semplisio Casa” disponibili: il Mutuo Semplisio Casa con tasso massimo al 5,90%, ed il Mutuo Semplisio Casa con tasso massimo al 6,50%. In entrambi i casi il prodotto è stipulabile non solo per l’acquisto della casa ad uso residenziale, ma anche per finalità di costruzione e di ristrutturazione di immobili; l’importo finanziabile, con la formula del mutuo fondiario, è pari fino all’80% del valore dell’immobile, mentre per la formula di mutuo ordinario l’importo finanziabile è pari a minimo l’80% e massimo il 90% del valore della casa indicato nella perizia.

Mutuo euribor a tre mesi: tassi in lieve aumento

Nei primi dieci giorni del corrente mese di dicembre il tasso euribor a tre mesi ha fatto registrare, in base alle oscillazioni di mercato, una media dell’1,03%. A rilevarlo è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, in accordo con il suo Monthly Outlook di dicembre 2010; considerando invece la media dello scorso mese di novembre 2010, il tasso euribor a tre mesi è aumentato di appena quattro punti base rispetto al mese precedente, e di 33 punti base rispetto al mese di novembre del 2009. Quindi, a livello congiunturale il tasso euribor a tre mesi aumenta ma di pochissimo, mentre è più elevato il divario su base tendenziale con la conseguenza che la rata sul mutuo variabile, da un anno all’altro, è aumentata a carico delle famiglie ma comunque di importi che ancora si possono definire non eccessivi.

Mutui fissi e variabili: tassi dicembre 2010

Qual è sul mercato la tendenza dei tassi di interesse chiave con cui si agganciano in Italia i mutui, ovverosia l’Irs e l’Euribor? Ebbene, in base all’andamento dei primi quindici giorni del mese di dicembre 2010, i tassi di interesse sui mutui continuano a mantenersi bassi e, quindi, i finanziamenti ipotecari per chi deve acquistare, costruire o ristrutturare casa, continuano ad essere convenienti ed interessanti. In particolare l’Irs a dieci anni, quello con cui di norma si aggancia un mutuo a tasso fisso, registra un tasso medio al 3,34%, il che significa che, se la banca ci propone uno spread basso, il mutuo si può andare a stipulare ad un tasso complessivo anche inferiore al 4%. L’euribor a tre mesi, il tasso con cui si agganciano i mutui variabili, segna invece un valore medio, sempre in riferimento alla prima parte del corrente mese di dicembre, pari all’1,03%; quindi, anche in questo caso considerando uno spread bancario basso, c’è attualmente la possibilità di poter stipulare mutui variabili con un tasso complessivo pari al 2% circa.

Cambia Mutuo della Banca Popolare di Lodi

Non ci sono spese notarili in quanto, se previste, vengono rimborsate dall’Istituto di credito. Le spese di istruttoria e quelle di perizia sono allo stesso modo pari a zero, la durata può arrivare fino a 35 anni, ed il tasso può essere fisso oppure variabile. Sono queste le principali caratteristiche di “Cambia Mutuo“, la formula di finanziamento ipotecario proposta dalla Banca Popolare di Lodi per quei nuovi clienti che intendono portare con la surroga il mutuo acceso presso altre banche anche al fine di poter alleggerire la rata. “Cambia Mutuo”, non a caso, è la soluzione ideale per passare ad un mutuo meno oneroso e con condizioni migliorative nel pieno rispetto dell’attuale normativa sulla surroga dei mutui ipotecari. A fronte dell’importo finanziabile pari al debito residuo trasferito da altre banche, con “Cambia Mutuo” si può andare a stipulare un finanziamento ipotecario che, ad esempio, può permette di passare dal vecchio mutuo con il tasso fisso ad uno nuovo con il tasso variabile e viceversa in base alle proprie mutate esigenze e capacità di spesa e di risparmio.

Mutuo Capital Premium di Banca Etruria

Il livello di adeguatezza del capitale rappresenta, nell’ambito di Basilea 2, uno degli indicatori chiave al fine di poter ottenere un rating positivo. A ricordarlo è Banca Etruria che, affinché Basilea 2 non sia più un problema, ha ideato “Capital Premium“, il prodotto grazie al quale l’impresa può sia andare a migliorare il proprio capitale, sia migliorare il proprio rating. In questo modo viene favorito l’accesso al credito con la conseguenza che si hanno più possibilità di ridurre i costi e di poter finanziare la propria crescita. Mutuo Capital Premium di Banca Etruria è un prodotto che tiene conto della crescita dell’impresa e non a caso se l’impresa migliora il proprio margine di redditività della gestione caratteristica sul volume d’affari, allora lo spread annuo sul finanziamento applicato viene ridotto. Mutuo Capital Premium di Banca Etruria offre quindi vantaggi tanto all’azienda quanto ai soci a fronte di una capitalizzazione immediata ed una dilazione degli esborsi proprio da parte dei soci.

Mutuo 100% con la polizza assicurativa fideiussoria

Acquistare la casa con un finanziamento ipotecario in grado di poter andare a finanziare il 100% dell’operazione e, quindi, senza mettere sul piatto una quota in liquidità che spesso le famiglie, visti i tempi, non hanno, e che altrettanto spesso porta le famiglie a rinunciare a coronare il sogno della casa. Stiamo chiaramente parlando di quello che in gergo viene definito come il “Mutuo 100%“, e che sempre più di rado viene proposto e concesso dagli Istituti di credito. Attualmente, infatti, le banche concedono mutui fino e non oltre l’80% del valore dell’immobile, ragion per cui per comprare o ristrutturare casa bisogna avere in liquidità l’altro 20% unitamente, se previste, a tutte le altre spese accessorie che spaziano dall’istruttoria agli oneri del notaio e passando per l’imposta sostitutiva.

Piano Famiglie ABI: attenzione alle scadenze

Mancano oramai poche settimane, nell’ambito del Piano Famiglie dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), per chiedere la moratoria sul pagamento delle rate del mutuo per la prima casa ad uso residenziale. La misura, partita nel febbraio scorso, infatti, ha come termine ultimo di presentazione delle domande, salvo proroghe, quello del 31 gennaio del 2011 a valere su eventi negativi ammissibili verificatisi entro e non oltre la data del 31 dicembre del 2010. Dall’ultima rilevazione, fornita proprio dall’Associazione Bancaria Italia, è emerso come siano state sinora oltre 30 mila le famiglie che hanno chiesto ed ottenuto la moratoria. Trattasi di un numero di richieste insufficiente, come messo in risalto di recente dal Codacons, visto che all’avvio della misura era stato stimato che le famiglie beneficiarie sarebbero state oltre 130 mila. Certo, mancano ancora due mesi al termine della moratoria, ma come mai mancano in base alle stime 100 mila famiglie all’appello?

Mutuo in Tasca del Banco Popolare

Vuoi comprare una casa, diciamo di 250 mila euro, ma ancora non l’hai trovata? Ebbene, in Italia è possibile “portarsi avanti col lavoro” ai fini di accendere un mutuo per una casa che ancora non è stata trovata sul mercato. Questo grazie a “Mutuo in Tasca“, una interessante formula ideata dal Banco Popolare che permette di ottenere una Lettera di Delibera ancor prima d’aver trovato un immobile. Ma come funziona? Ebbene, basta recarsi presso una delle banche controllate dal Gruppo Banco Popolare e comunicare il valore presunto dell’immobile da acquistare; a questo punto, in base al valore presunto ed al reddito la Banca potrà rilasciare al cliente, ai fini dell’acquisto futuro della casa con un mutuo la Lettera di Delibera. La Lettera di Delibera è in tutto e per tutto una certificazione che attesta il via libera alla richiesta di finanziamento in ragione delle condizioni previste e del valore presunto dell’immobile indicato dal cliente.

Mutuo prima casa: moratoria, ultime settimane per chiederla

Salvo proroghe, mancano oramai poche settimane per l’accesso alla moratoria ABI-Consumatori che può permettere alle famiglie che stanno pagando un mutuo per la prima casa, e che sono in difficoltà con i pagamenti, di sospendere le rate del finanziamento ipotecario per un periodo pari a dodici mesi. Il tutto chiaramente a patto di rispettare i requisiti, con molti di questi legati agli effetti negativi che sull’occupazione la crisi ha generato anche nel nostro Paese. In particolare, per la chiusura della moratoria mancano oramai un paio di mesi visto che il termine ultimo di presentazione delle istanze è quello del 31 gennaio 2011 a fronte di eventi ed imprevisti negativi che si sono verificati entro e non oltre la data del 31 dicembre del 2010. Tra questi eventi negativi rientrano, tra l’altro, l’insorgere di condizioni di non autosufficienza, la perdita del posto di lavoro, la riduzione dell’orario di lavoro ed il decesso del mutuatario.

Mutui: mercato italiano è in ripresa

Nel nostro Paese il mercato dei mutui è in ripresa. A metterlo in evidenza è stato in particolare Supermoney.eu, il Portale online di comparazione, che nel periodo settembre-ottobre del corrente anno ha rilevato sul proprio sito Internet un aumento sensibile del numero di richieste di mutui online attraverso i propri sistemi di confronto per i finanziamenti ipotecari. I dati di traffico in salita, resi noti da Supermoney.eu con un comunicato, si muovono così nella stessa direzione dei recenti dati forniti dall’ISTAT, l‘Istituto Nazionale di Statistica, da cui è emerso in particolare un incremento delle compravendite immobiliari, nel secondo trimestre del corrente anno, pari al 2,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Mutuo casa: come sospendere la rata per 18 mesi

Non più 12, ma 18 mesi. E’ questa una delle sostanziali differenze tra la moratoria ABI-Consumatori, ed il Fondo di solidarietà dei mutui per l’acquisto della prima casa ad uso residenziale. A differenza della moratoria, la cui adesione da parte delle banche è facoltativa, sebbene abbiano aderito quasi tutte, il Fondo di solidarietà dei mutui per l’acquisto della prima casa è disciplinato dalla Legge, ragion per cui, nel rispetto dei requisiti, le banche non possono tirarsi indietro nell’accettare la richiesta presentata dal mutuatario in difficoltà. Ma a fronte del vantaggio di un “congelamento” del mutuo più lungo, c’è lo svantaggio legato al fatto che le risorse del Fondo di solidarietà dei mutui per l’acquisto della prima casa sono limitate e pari, nello specifico, a 20 milioni di euro. Questo significa che il numero dei mutuatari che potrà essere aiutato con tale misura, a meno di non aumentare i fondi, non andrà oltre la quota dei 5.000 circa.

Mutuo Rata CAP di IWBank

E’ variabile, indicizzato al tasso euribor, ma con un limite massimo per il tasso applicabile sulle rate. Si presenta così “Mutuo Rata CAP“, il finanziamento ipotecario di IWBank per chi vuole dormire sonni tranquilli, con la rata massima, in caso di eccessivo aumento dei tassi di interesse sul mercato, ma vuole anche risparmiare sugli interessi potendo sfruttare gli attuali vantaggi legati al pagamento di un mutuo euribor. Il tutto fermo restando che in caso di diminuzione dei tassi, nel corso del piano di ammortamento, l’importo mensile della rata a sua volta tenderà ad abbassarsi. A fronte della stipula del Mutuo Rata CAP di IWBank, l’Istituto di credito online può altresì permettere di associare al prodotto anche delle coperture assicurative modulabili sia a protezione del debito residuo, in caso ad esempio di inabilità permanente, sia a protezione della rata in caso di perdita dell’impiego o di inabilità temporanea al lavoro a causa di un infortunio.

Mutui 100%: come ottenerli

Se al giorno d’oggi una famiglia si reca in banca per chiedere un mutuo per acquistare un immobile, deve comunque subito tenere in conto il fatto che occorre già avere messa da parte non solo la liquidità per coprire le spese accessorie, a partire dai costi notarili, ma anche per l’acquisto della casa stessa. Ad esempio, se l’immobile da acquistare ha un valore di perizia pari a 200 mila euro, ci possiamo letteralmente sognare che l’Istituto di credito ci possa dare 200 mila euro di mutuo per comprare la casa. Al massimo le banche concedono di norma l’80% del valore, ovverosia, considerando l’esempio, fino e non oltre 160 mila euro. Quindi, per comprare una casa di media grandezza e valore servono 40 mila euro di liquidità più quella necessaria per andare a coprire i costi accessori. Anche per questo rispetto al passato, quando le banche potevano concedere fino al 100% del valore, comprare la casa con un mutuo è diventato sempre più difficile.

Mutuo euribor: il tasso variabile tira il fiato

Che ne sarà in Italia dei mutui a tasso variabile? L’euribor crescerà al punto da innescare aumenti sostanziosi delle rate mensili da pagare, oppure si possono a conti fatti dormire sonni tranquilli ancora per qualche anno? Ebbene, negli ultimi mesi l’euribor, il tasso interbancario con cui in Italia si “agganciano” i finanziamenti a tasso variabile, ha fatto registrare una lenta quanto persistente ascesa intervallata da delle pause. Negli ultimi giorni, nonostante i rumors, le indiscrezioni e le pressioni sugli spread dei titoli pubblici di Irlanda, Spagna e Portogallo, l’euribor è tornato a far registrare, non senza sorprese, una nuova fase di stasi. E solo una nuova quiete prima di una fase rialzista più incisiva, oppure gli effetti positivi sulle rate dei mutui a tasso variabile dureranno rispetto ai mutui a tasso fisso ancora per qualche anno?