Mutuo a tasso variabile con cap da Ubi Banca

Il mutuo Prefix di Ubi Banca è un finanziamento immobiliare ipotecario disponibile in tutte le filiali del gruppo, e rivolto a quella clientela che desidera poter acquistare la propria prima o seconda casa, beneficiando della convenienza dei tassi di interesse di mercato, e limitando nel contempo i rischi di rialzi eccessivi grazie alla presenza di un “tetto” applicato al parametro di riferimento dell’operazione.

Il finanziamento prevede infatti l’imposizione di un tasso di interesse variabile (calcolato sull’Euribor) sul capitale oggetto di mutuo: oscillazioni del parametro di indicizzazione provocheranno pertanto incrementi o decrementi delle rate, che incontreranno tuttavia un limite nel “cap”, cioè nella soglia massima di apprezzamento del tasso (e, pertanto, delle rate) stabilito contrattualmente e in vigore per l’intera durata del programma di rimborso.

Mutuo casa a tasso variabile Euribor da Unicredit

Unicredit, uno dei principali gruppi bancari italiani, offre alla propria clientela un finanziamento immobiliare che consente alla stessa di poter procedere all’acquisto della prima o seconda casa, a condizioni di onerosità certe e predeterminate in sede di stipula contrattuale, ma variabili per l’intera estensione del piano di ammortamento che andrà a contraddistinguere questa transazione di natura creditizia.

Il finanziamento prevede infatti l’applicazione di un tasso di interesse variabile, calcolato sulla base dell’Euribor di periodo, maggiorato di uno spread stabilito dalla banca. pertanto, come intuibile, l’importo di ogni singola rata del piano di ammortamento dipenderà dall’andamento del parametro di indicizzazione appena ricordato, che potrà condizionare positivamente l’onerosità dell’operazione in caso di decrementi nel tempo, o influenzare negativamente la stessa nell’ipotesi di un trend crescente dei valori del termine di riferimento.

Mutuo tasso variabile con cap da BNL

Il mutuo a tasso variabile con cap da BNL è un finanziamento immobiliare che l’istituto di credito del gruppo BNP Paribas offre alla propria clientela che desidera acquistare, costruire o ristrutturare la prima o la seconda casa di proprietà, volendo restituire il capitale ottenuto all’interno di un piano di ammortamento composto da rate di importo variabile, ma con un limite di onerosità che permetterà di migliorare la serenità del mutuatario stesso.

Il finanziamento prevede infatti l’applicazione di un tasso di interesse variabile, calcolato sulla base dell’Euribor di periodo, maggiorato di uno spread concordato tra le parti; il tasso, tuttavia, contrariamente a quanto avviene nei mutui a tasso variabile “puri”, incontra un limite di crescita nel cap, un “tetto” all’incremento dei tassi di mercato, che permetterà al mutuatario di soffrire gli effetti negativi derivanti da eccessivi incrementi dell’Euribor.

Ristrutturazione casa con mutuo tasso variabile di Credem

Il mutuo per ristrutturazione casa, a tasso variabile, disponibile in ogni filiale Credem, è un finanziamento che permette alla clientela dell’istituto di credito emiliano di poter effettuare le operazioni di intervento edilizio, a miglioramento qualitativo della propria abitazione, restituendo gradualmente nel tempo il capitale ottenuto, a condizioni che saranno sempre in linea con quelle offerte dai principali parametri in vigore sui mercati finanziari.

Nell’operazione in questione, il tasso di interesse applicato al capitale oggetto di mutuo verrà calcolato sulla base dell’Euribor di periodo, maggiorato di uno spread concordato tra le due parti protagoniste della relazione creditizia. Pertanto, come intuibile, a incrementi dell’Euribor corrisponderanno incrementi nell’importo delle rate, mentre a decrementi dello stesso parametro, non potranno che corrispondere degli abbassamenti negli importi delle rate.

Mutuo casa a tasso BCE da Woolwich

Woolwich, istituto finanziario del gruppo Barclays, offre alla propria clientela un finanziamento immobiliare ipotecario destinato principalmente a sopperire alle necessità finanziarie legate all’acquisto della prima o della seconda casa, la sua costruzione o ristrutturazione, o ancora la sostituzione di un finanziamento in corso di regolare ammortamento, presso un istituto di credito che non sia comunque riconducibile al gruppo britannico sopra ricordato.

Il finanziamento in questione sarà contraddistinto prevalentemente per la presenza di un tasso di interesse variabile applicato sul capitale oggetto di mutuo, calcolato sulla base del tasso ufficiale di riferimento che la Banca Centrale Europea stabilisce per le operazioni di rifinanziamento principale, e maggiorato di uno spread che verrà stabilito dall’istituto di credito, a titolo di remunerazione onerosa per la propria operazione di prestito.

Mutuo Facile a tasso variabile da Banca Nuova

Il Mutuo Facile a tasso variabile, di Banca Nuova, è un finanziamento che permetterà a tutta la clientela dell’istituto di credito di acquistare la casa senza rinunciare all’opportunità di risparmiare denaro nel tempo, grazie all’opportunità di potersi avvantaggiare di eventuali andamenti favorevoli nel corso dei tassi di interesse di riferimento nei mercati finanziari.

Di contro, è chiaro come la presenza di un tasso di interesse variabile all’interno delle principali condizioni di prodotto, possa costituire un chiaro rischio economico per il debitore: in caso di incremento dei tassi di interesse di mercato, infatti, costui si troverà dinanzi un piano di ammortamento composto da rate di importo crescente, anche in maniera significativa, con conseguente successivo maggiore esborso monetario nell’adempimento dei propri obblighi contrattuali.

Mutui casa con le rate più basse

La crisi finanziaria ed economica a conti fatti in questi ultimi anni non ha risparmiato nessuno, dai ricchi ai poveri, dalle persone fisiche alle imprese, e passando per tutti o quasi i principali settori della nostra economia. Anche il settore immobiliare italiano ne ha risentito visto che, tra l’altro, la prima fase della crisi, scoppiata nel 2007 in America, era legata proprio ai mutui ipotecari. E così anche in Italia, in quell’80% circa di famiglie che sono proprietarie di una casa, non mancano quelle che stanno pagando il mutuo, e che a fine mese, nel momento in cui si avvicina la scadenza con il pagamento delle rate sono problemi, problemi grossi. E allora, cosa fare? Ebbene, serve necessariamente andare a “ristrutturare” il mutuo in corso di pagamento, e per questo ci sono tante strade.

Mutuo Chirografario del Banco di Sardegna

Accedere al credito al fine di poter finanziarie l’acquisto di beni o di servizi per l’attività professionale o per quella d’impresa. E’ questa la finalità con cui è possibile stipulare con il Banco di Sardegna il “Mutuo Chirografario”, un prodotto che permette di accedere al credito senza il rilascio di garanzie reali a fonte di un piano di ammortamento a rata mensili o semestrali posticipate. La durata del Mutuo Chirografario del Banco di Sardegna può essere di minimo 2 e massimo 5 anni, ovverosia con un piano di rimborso a 24 rate mensili come minimo, ed al massimo in 60 rate mensili posticipate. Essendo un mutuo chirografario, rispetto a quello ipotecario le pratiche burocratiche ed i tempi di erogazione degli importi sono chiaramente più veloci in quanto non c’è la necessità, rispetto ai finanziamenti ipotecari, di rivolgersi ad un notaio.

Mutuo euribor: come sfruttare la tempesta finanziaria

In questi ultimi giorni sui mercati finanziari s’è scatenata una tempesta, che prima ha colpito i titoli del debito pubblico italiano e spagnolo, e poi ha innescato una raffica di vendite sull’azionario anche a seguito della decisione dell’Agenzia S&P di abbassare il rating sull’America. Ma non tutte le tempeste finanziarie vengono per nuocere; se chi ha azioni in portafoglio si sta leccando le ferite, lo stesso non dicasi per chi sta pagando o si appresta a stipulare un finanziamento ipotecario a tasso variabile, ed in particolare un mutuo euribor. Sono tornati infatti a spirare i venti di una nuova recessione, e puntualmente il tasso interbancario, dopo una lenta, progressiva e persistente ascesa, ora è tornato con un orientamento al ribasso.

Cariparma Gran Mutuo Casa Semplice

Acquistare la casa potendo far leva su tre possibili formule di tasso, e scegliere di conseguenza quella più congeniale ed in linea con la propria capacità di reddito e di risparmio nel tempo. Ed il tutto a fronte della possibilità di associare al prodotto “Protezione Finanziamento“, la copertura assicurativa che tutela dagli imprevisti della vita quotidiana. Si presente così “Gran Mutuo Casa Semplice“, il finanziamento ipotecario ideato da Cariparma, Gruppo Crédit Agricole, per comprare casa potendo scegliere tra tre possibili formule di tasso. Nel dettaglio, il Gran Mutuo Casa Semplice di Cariparma si può sottoscrivere sin dall’inizio con la formula del tasso variabile ma con la contestuale possibilità di passare al tasso fisso in qualsiasi momento, ovverosia lungo tutta la durata del piano di ammortamento.

Mutuo Cap di IWBank

Indicizzazione al tasso variabile, ed in particolare al tasso euribor con scadenza a tre mesi, ma con la sicurezza di un tetto massimo al tasso. Si presenta così il Mutuo Cap di IW Bank, il finanziamento ipotecario con il tetto massimo al tasso per chi vuole pagare meno interessi sulle rate rispetto al mutuo a tasso fisso, a parità di condizioni vigenti, ma vuole proteggersi con il CAP in caso di eccessive oscillazioni al rialzo dei tassi sul mercato. Il prodotto, infatti, permette di conoscere alla stipula l’importo massimo della rata da pagare nel caso in cui i tassi dovessero superare una soglia prestabilita; ed il tutto fermo restando che, nel corso del piano di ammortamento, il contraente può comunque, ed eventualmente, avvantaggiarsi di un abbassamento della rata nel caso in cui l’euribor con scadenza a tre mesi dovesse scendere.

Mutui casa Bce: ecco la stangata

Oggi, giovedì 7 luglio del 2011, la Bce, Banca centrale europea, ha nuovamente aumentato il costo del denaro, di un quarto di punto, portandolo dall’1,25% all’1,50%. Trattasi di una brutta, bruttissima notizia per i mutuatari a tasso variabile, sia per coloro che già pagano le rate, sia per chi si appresta nel breve termine a stipulare un nuovo finanziamento ipotecario, anche eventualmente per finalità di surroga. Appresa la notizia, la Federconsumatori ha subito fatto presente come la decisione della Bce ufficializzi in Italia, a carico di 2,3 milioni di mutuatari a tasso variabile, la nuova stangata. La stangata, mette in risalto l’Associazione dei Consumatori è doppia: con i tassi più alti dello 0,25%, infatti, scattano oltre 325 milioni di euro, solo nel 2011, di maggiori spese per interessi che lo Stato italiano deve accollarsi sul debito pubblico; e poi ci sono i mutuatari che, su un mutuo a 30 anni da 200 mila euro, per fissare le idee, avranno un ulteriore aggravio stimato dalla Federconsumatori in ben 312 euro l’anno.

Mutuo acquisto casa: i prezzi sono un problema

Per quel che riguarda gli acquisti di case, e di riflesso i mutui, in Italia il mercato risulta essere condizionato e frenato da due fattori: i prezzi degli immobili ancora troppo alti, nonostante il ridimensionamento degli ultimi tre anni, e la stretta sul credito, ovverosia la bassa propensione delle banche, rispetto al passato, ed in particolare al periodo pre-crisi, ad erogare a favore dei privati e delle famiglie i mutui. Questo è quanto, in sintesi, è emerso da un Rapporto a cura di Idealista.it, portale di annunci immobiliari online che, grazie anche ad un vastissimo database, riesce con le proprie elaborazioni ad avere il polso del mercato.

Mutui e tassi usura, aumentano di pari passo

Per effetto dell’innalzamento dell’asticella sui tassi ad usura, le rate dei mutui in Italia aumenteranno generando sulle tasche delle famiglie che pagano un finanziamento ipotecario un aggravio annuo pari a ben 120 euro. A stimarlo è stata la Federconsumatori che, da una prima analisi di massima, ha quantificato la stangata sui consumatori e sulle famiglie che genererà la manovra triennale dei conti pubblici che attualmente sta approntando l’attuale Governo in carica ed in particolare il Ministro all’Economia ed alle Finanze, Giulio Tremonti. Nel dettaglio, sulle famiglie italiane, già colpite pesantemente dalla crisi finanziaria ed economia, la Federconsumatori stima che la manovra, in linea di massima, nell’attesa di saperne di più, peserà per ben 927 euro medi annui.